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Giovedì, 25 Aprile 2024
Immigrazione / Svizzera

Profughi "dall'Italia", la Svizzera pronta a schierare l'esercito

L'annuncio del capo dell'esercito Andrè Blattman in visita in Ticino, cantone al confine con l'Italia: "Già pronti 800 soldati per presidiare i posti di dogana"

SVIZZERA - In caso di sensibile aumento del numero di richiedenti asilo, la Svizzera potrà mandare 800 soldati a pattugliare il confine, assieme a guardie di confine e polizia. Lo ha confermato il capo dell'esercito André Blattmann, ieri in visita in Ticino, cantone svizzero al confine con l'Italia.

SOLDATI AL CONFINE - "L'esercito è pronto a fare la sua parte nella questione profughi, se necessario, con l'invio di 800 uomini", ha detto il comandante delle forze armate elvetiche nel corso di un incontro con le autorità cantonali. "L'esercito non decide da solo di intervenire ma viene offerto in appoggio alle autorità e alle istituzioni civili", ha spiegato Blattmann, "è un compito che ci ha dato il Consiglio federale per aiutare alle frontiere le guardie di confine e le polizie dei cantoni. Saranno le autorità civili a comandare, andremo dove c'è bisogno".

ESERCITO "DI RISERVA" - "E' una riserva che viene messa a disposizione delle autorità civili e saranno queste a richiederle per presidiare i posti di dogana e supportare la polizia cantonale", ha confermanto Norman Gobbi, del dipartimento interni del Ticino.

ESERCITAZIONE IN CORSO - L'esercito svizzero ha anche organizzato un'esercitazione a Basilea, al confine con Francia e Germania, questo fine settimana, per prepararsi a far fronte a un'eventuale crisi migratoria.

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L'ONU ATTACCA - L'alto commissario Onu per i rifugiati, il portoghese Antonio Guterres, ha lanciato intanto un appello per "una risposta solidale dell'Europa" alla crisi dei rifugiati. "Non c'è alcuna possibilità di risolvere una crisi di questo genere se ciascun paese agisce da solo e in funzione dei propri interessi", ha detto in un'intervista all'emittente Rtp.

Numerose centinaia di migliaia di rifugiati sono arrivati in Europa dall'inizio dell'anno, ma l'Unione europea conta 500 milioni di abitanti. Se ci fosse una vera e propria politica di solidarietà, il problema sarebbe facilmente gestibile.

AIUTARE "SOLO" I PROFUGHI - L'alto commissario Onu ha poi chiesto la creazione di strutture di accoglienza che permettono di "salvare e identificare" i migranti e per "distinguere i profughi da quelli che non lo sono". Così, i rifugiati possono essere "trasferiti in altri paesi europei, e quelli che non hanno il diritto di rimanere in Europa potrebbero essere restituiti ai loro paesi di origine, nel rispetto della loro dignità".

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