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Sabato, 20 Aprile 2024
Il caso

Polemiche sul programma di Giorgia Meloni, ma c'è un grosso equivoco

Sui social vengono contestate alcune (vecchie) proposte di Fdi, ma il programma per le elezioni di settembre non è stato ancora presentato

Ma è vero che Fratelli d'Italia vuole ridiscutere tutti i trattati UE a partire dal fiscal compact e dall'euro? Ed è vero che un altro punto del programma di Giorgia Meloni prevede l'obbligo per i giovani di accettare un'offerta di lavoro (qualunque offerta di lavoro) pena una sanzione? Spoiler: la risposta breve è no, anche se per quanto riguarda il primo punto (la ridiscussione dei trattati Ue) la notizia non è del tutto campata in aria.

Ci spieghiamo meglio. Il caso è nato dopo un tweet di David Carretta, corrispondente dalle istituzioni Ue per Radio Radicale: "Il programma di Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni significa di fatto l'uscita dall'euro e dall'Unione europea. E non differisce nella sostanza dal programma del governo giallo-verde del Conte 1" ha scritto il giornalista. "Diranno che non è così e denunceranno complotti. Ma nessun complotto: è così".

Nello screenshot postato da Carretta vengono elencati alcuni tra gli obiettivi di Fdi: "Difesa della nostra sovranità nazionale. Ridiscussione di tutti i trattati UE a partire dal fiscal compact e dall'euro. Più politica e meno burocrazia in Europa. Clausola di supremazia in Costituzione per bloccare accordi e direttive nocivi per l'Italia a cominciare dalla Bolkestein e dal Regolamento di Dublino". Si tratta però di un programma datato, presentato dal partito per le elezioni del 2018 (qui il link), come viene confermato dallo stesso Carretta nei commenti al suo tweet.

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Alle critiche il giornalista risponde così: "Questo a oggi è il programma disponibile del partito che i sondaggi danno in testa nelle intenzioni di voto". E poi: "O i programmi sono tutti e sempre ca**ate oppure andrebbe spiegato perché quello del 2018 lo era".

In un altro documento ben più recente, intitolato "la nostra opposizione e le nostre proposte", i punti contestati da Carretta scompaiono. Tra "le 6 urgenze che abbiamo presentato a Draghi" (così si legge nel testo) gli obiettivi sono meno incendiari. E vale a dire: "implementazione delle linee guida sul Recovery Plan italiano", "misure di contrasto all'epidemia Da Covid-19" senza far ricorso a "limitazioni della libertà non giustificate da evidenze scientifiche" e ancora "contrasto all'immigrazione irregolare di massa". Insomma, si direbbe che i punti più controversi sono stati smussati. Anzi, non vengono proprio menzionati.

Il fatto che il programma del 2018 compaia come primo risultato su Google sta probabilmente contribuendo a generare altri equivoci di questo tipo. La cantante Elodie ha ad esempio rilanciato nei giorni scorsi un thread dell'utente Twitter @frenchigg in cui vengono compendiati gli obiettivi principali con cui il partito di Giorgia Meloni si è presentato alle elezioni quasi cinque anni fa.   

Il caso delle sanzioni a chi rifiuta il lavoro e la smentita di Crosetto

E veniamo alla seconda domanda che abbiamo posto in apertura. Con Fdi al timone di un governo di centrodestra scatterebbe una sanzione per i giovani che rifiutano un lavoro? Anche in questo caso tutto la risposta breve è: no. L'equivoco è nato ancora una volta sui social dove è diventato popolare il testo di un documento di Fdi in cui si legge di un'iniziativa per "realizzare un sistema di intelligenza artificiale per la collocazione e la formazione attiva".

Di cosa si tratta? "Va costruito un sistema organizzato, oggi inesistente che deve rientrare in un programma di politiche attive basato su un sistema di intelligenza artificiale che a regime rintracci l'elenco dei giovani che terminano ogni anno le scuole superiori e l'università e li agganci a imprese del settore, agenzie per il lavoro e centri per l'impiego, attivando un sistema concorrenziale tra gli operatori che avranno una dote finanziaria ingente per la loro collocazione".

E dunque (citiamo ancora dal documento di Fdi) "il giovane non potrà più scegliere se lavorare o meno, ma è vincolato ad accettare l'offerta di lavoro per sé, per la sua famiglia e per il Paese, pena la perdita di ogni beneficio con l’applicazione anche di un sistema sanzionatorio". Il documento in questione si intitola "Appunti per un programma conservatore", un opuscolo presentato mesi fa durante la seconda giornata della Conferenza programmatica di FdI, a Milano. Il passaggio in questione compare in un capitolo a cui ha contribuito il co-fondatore di Fdi Guido Crosetto.

Già a maggio, intervistato da "Avvenire", Crosetto aveva dichiarato che le proposte contenute in quel passaggio erano "solo provocazioni culturali, idee lanciate per riflettere, scritte da un tecnico esterno (Crosetto non ha ruoli ufficiali in Fdi, ndr) cui è stato chiesto un contributo".  

"Non penso che il lavoro debba essere obbligatorio per legge" aveva chiarito l'ex deputato e sottosegretario, specificando poi che la sanzione di cui si parlava era "la perdita di aiuto pubblico", ovvero di sussidi. In ogni caso non si tratterebbe di una proposta "ufficiale" di Fdi. Il punto vero però è che il programma di Fratelli d'Italia per le elezioni del 2022 non è stato ancora presentato. Le divagazioni che si leggono sui social si basano in effetti su documenti ormai datati. Beninteso: non è affatto detto che il programma del 2022 sarà molto diverso da quello del 2018, ma per saperlo bisognerà aspettare. L'appuntamento con le polemiche è rimandato.  

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