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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Quagliariello: "Amnistia anche per Berlusconi"

"Credo che la Cancellieri sia stata fraintesa. Nessuno può ritenere che una legge possa non essere applicata solo a un cittadino" dice il ministro per le riforme

Se amnistia e indulto saranno legge dovranno essere "applicate a tutti i cittadini", Silvio Berlusconi compreso. Con queste parole il ministro per le riforme Gaetano Quagliariello, intervistato a Radio 24, ha risposto al Guardasigilli Annamaria Cancellieri secondo la quale i provvedimenti di clemenza, verosimilmente, non saranno applicati al Cavaliere.

"Credo che la Cancellieri sia stata fraintesa. Nessuno può ritenere che una legge possa non essere applicata solo a un cittadino - ha spiegato -. Sono convinto che una legge debba essere applicata a tutti i cittadini". Quanto alla posizione del Quirinale Quagliariello ha precisato che "Napolitano ha detto che amnistia e indulto è una parte della più generale riforma della giustizia che deve essere messa subito all'ordine del giorno dell'azione di governo".

Gaetano Quagliariello ha poi ricordato che "amnistia e indulto si devono fare entro maggio, questi sono i tempi europei". Napolitano ha troppo potere? "La figura del presidente della Repubblica - ha concluso - riempie il vuoto lasciato da altri, dai partiti, nelle istituzioni è il mio punto di riferimento, mentre Berlusconi è il mio punto di riferimento partitico".

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TRADIMENTO? - "No, non mi sono mai sentito traditore di Berlusconi": lo ha detto il ministro per le riforme Gaetano Quagliariello intervistato da Radio 24. Quanto all'attacco del Cavaliere che ha rivelato di non aver potuto scegliere lui i ministri del governo delle larghe intese, ad eccezione di Alfano, Quagliariello ha puntualizzato che lo stesso Berlusconi "ha smentito questa frase" e del resto "io ho saputo di diventare ministro non da Napolitano ma da Berlusconi".

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Tornando al giorno della fiducia al governo Letta, durante il quale, "ci sono stati degli elementi di dramma effettivi", Quagliariello ha precisato di "essersi dimesso dal governo e basta, non ho mai detto che ci sarebbe stato un nuovo gruppo parlamentare, ma se si fosse votato in modo diverso i gruppi sarebbero stati obbligatori". Berlusconi, ha concluso, "deve continuare la sua battaglia per stato diritto e per la giustizia da qualunque posizione si trovi. E' finito un ventennio? È un giudizio che devono dare gli storici".

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ALFANO - "Berlusconi e Alfano non sono incompatibili, ma è venuta meno la possibilità che Berlusconi sia il competitore di Renzi nel 2015. L'unico leader che può convivere nel centrodestra con la leadership di Berlusconi è alfano se se lo conquista fuori, la battaglia non si fa dentro il partito". Lo ha detto il ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello intervistato da Radio 24. Comunque, ha osservato, "meglio due partiti che un litigio permanente, ma speriamo di evitare anche il litigio nello stesso partito".

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Quanto ai 'falchi' del partito Quagliariello ha spiegato che "con Verdini e la Santanchè, ad esempio, ci sono ottimi rapporti personali ma è tanto tempo che non si parla di politica perchè c'è incompatibilità. Confermo che se la nuova Forza Italia saà quella io non ci sarò".

BOSSI-FINI  Il ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello è convinto che sulla Bossi-Fini il centrodestra possa far prevalere la sua posizione, contraria all'abrogazione, nel governo. "Non è la prima volta - ha spiegato a Radio 24 - che il centrodestra prevale, può essere prevalga anche su questo tema sul quale ritengo che una maggioranza variabile non possa esserci".

RIFORMA ELETTORALE - "Spero che riforma elettorale arrivi prima del 3 dicembre, almeno in un ramo del Parlamento la politica arrivi prima della Consulta". Lo ha detto il ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello riferendosi al fatto che la riforma è all'esame della commissione affari costituzionali del Senato. Il ministro ha ribadito che le riforme saranno comunque concluse "entro la fine del 2014".

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