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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Italia

Alleati coltelli: su Quota 100 e Roma è resa dei conti tra renziani e M5s

Alleati di governo ma a dir poco distanti nelle polemiche giornaliere: tra Italia Viva e Movimento 5 stelle sono "botte da orbi". In vista della Leopolda Matteo Renzi chiede l'abolizione di Quota 100 e Maria Elena Boschi il commissariamento di Virginia Raggi

Ufficialmente Italia Viva e Movimento 5 stelle sostengono lo stesso governo e per quanto provenienti da percorsi diversi (per non dire opposti) dovrebbero essere alleati, eppure non perdono tempo a mostrare apertamente i propri contrasti. Una tensione crescente quanto più si avvicina la kermesse dei renziani che questo weekend si riuniranno a Firenze per la decima edizione della Leopolda

Questo il sottotesto dell'ennesima giornata di una guerra di comunicati, enews ed interviste: un fuoco di fila sotto cui è finita il sindaco di Roma Virginia Raggi, da mesi nella bufera per le difficoltà incontrate dall'amministrazione guidata dalla giunta pentastellata. 

Italia Viva: "Petizione per commissariamento Roma"

"Penso che abbia (congiuntivo nostro, ndr) ragione il nostro Luciano Nobili quando chiede le dimissioni di Virginia Raggi. Altro che farle continuare il lavoro, come vorrebbe qualche nostro amico". Lo scrive Matteo Renzi, leader di Italia Viva, nella sua e-news settimanale, criticando le affermazioni del segretario del, Pd Nicola Zingaretti.

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Un concetto ribadito dall'onorevole Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera dei deputati, che intervistata a Povera Patria ha auspicato il commissariamento del Comune di Roma. 

"Noi abbiamo chiesto come Italia Viva le dimissioni di Raggi, abbiamo lanciato una petizione perché la città è ormai al tracollo. Un commissario, in una fase di passaggio, farebbe meglio di Raggi, poi certo la parola deve andare agli elettori". 

La presa di distanza di Italia Viva non scalda i rapporti del Movimento 5 stelle e Partito Democratico che finiscono per litigare anche su Roma. 

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Se Virginia Raggi ha aperto a "convergenze" su singoli provvedimenti con il Pd, è il segretario dem Nicola Zingaretti (stuzzicato da Renzi) a prendere una posizione di chiusura, mai così netta, auspicando che dopo Raggi arrivi un'altra figura di sindaco "non che faccia continuare il declino di Roma".

"Il Partito democratico è all'opposizione di questa amministrazione, ed è impegnato per costruire l'alternativa e ridare finalmente a questa città una squadra efficiente".

Pensioni, Quota 100 sotto tiro: tra abolizione totale e "ritocchino"

Altro tema è quello della manovra di bilancio che si intreccia con il destino di Quota 100. Ovvero se destinare le risorse accantonate per garantire lo scivolo pensionistico ad altri progetti, sospendendo anzitempo la possibilità di chiedere la pensione in anticipo. 

È sempre Matteo Renzi dalla sua eNews a rilanciare la questione: "Quota100 è pensata solo per chi ha già diritti. Togliere quella misura per destinare i soldi alle famiglie e allo stipendio dei lavoratori sarebbe giusto. E molto utile. Via quota 100, più risorse ai figli e ai salari".

"Siamo un Governo di coalizione, anche molto variegata, e lo sappiamo. Per questo presentiamo le nostre idee in modo trasparente e pubblico."

Va ricordato come l'abolizione di Quota100 rappresenti una richiesta già seccamente respinta dal M5s. Lo stesso capo politico Luigi Di Maio ha spiegato che il Movimento "non darà mai i voti per una legge di bilancio che elimina quota 100 e crea nuovi esodati, resterà una poco felice fantasia di Italia Viva e nient'altro".

Tra le proposte, il leader di Italia Viva ne lancia un'altra, quella - imperitura - della spending review: "Evitiamo di fare mini-aumenti di tasse come una certa cultura troppo spendacciona vorrebbe fare. Prima che aumentare le tasse sul gasolio o sullo zucchero, tagliamo i costi. Pensate che oggi le spese per beni e servizi sono tra i 10 e i 15 miliardi in più rispetto a quando al Governo eravamo noi. Assurdo un aumento così rilevante, no? Si dovrebbe tornare al livello della spesa media del Governo Renzi. Ma in alternativa prendiamo i soldi dai tagli, non dalle tasse. Ad aumentare le tasse sono capaci tutti".

Manovra 2020, slitta il cdm in cerca di coperture

Intanto viene fatto sapere che il consiglio dei ministri chiamato ad approvare la manovra e il decreto fiscale non si terrà questa sera, come da attese, ma è previsto domani per le ore 21.

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