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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Roma, diktat del direttorio alla Raggi: "Via Muraro, Marra, Romeo e De Dominicis"

La richiesta dopo una riunione fiume a Montecitorio alla presenza dei massimi dirigenti pentastellati. Ma la sindaca resiste. Raffaele Cantone sulle dimissioni di Raineri: "Raggi mi disse che era un caso urgente"

Ridiscutere le nomine di Raffaele Marra, vicecapo di Gabinetto, Salvatore Romeo, capo segreteria, degli assessori Paola Muraro, titolare all'Ambiente, e Raffaele De Dominicis, titolare al Bilancio in pectore.

E' la richiesta che sarebbe arrivata dal direttorio del M5s dopo una riunione fiume durata tutta la giornata nelle stanze di Montecitorio. Hanno partecipato Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia, del direttorio, Stefano Vignaroli e Paola Taverna del minidirettorio. 

Al centro del confronto il "capitolo" Roma, con l'affaire Muraro, indagata per violazioni in materia ambientale, e il silenzio in merito della sindaca Raggi, che sapeva del coinvolgimento del suo assessore nelle inchieste della Procura di Roma già da metà luglio. 

Come salvare la faccia e uscire dall'empasse che sta alimentando rabbia alla base del Movimento, in giunta, tra i consiglieri, e bloccando di fatto i lavori in Campidoglio? L'input alla sindaca sarebbe partito direttamente da Beppe Grillo: chiedere le dimissioni di Muraro in primis e dei membri dello staff, Marra e Romeo, già oggetto di un braccio di ferro che avrebbe portato alle dimissioni dell'ex capo di gabinetto Raineri, dell'ex assessore al Bilancio Minenna e dei vertici di Ama.

Al momento Raggi non avrebbe intenzione di cedere alla richiesta. In serata ha incontrato in Campidoglio i consiglieri del Movimento e gli assessori della giunta. 

"IL CASO RAINERI? RAGGI MI DISSE CHE ERA URGENTE" - Ma in mattinata, a mettere di nuovo in imbarazzo la sindaca, sono arrivate le parole del presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone che in un'intervista al Corriere della Sera ha commentato la vicenda relativa alle dimissioni del capo di gabinetto, Daniela Raineri arrivate dopo il parere dell'Anac. Un parere che però, secondo un retroscena svelato sul Corriere da Sergio Rizzo, sarebbe stato sollecitato da una parte dello staff di Raggi ostile a Raineri. . 

Il parere sulla nomina della giudice Carla Raineri fu chiesto dalla "sindaca Raggi in persona, nel suo ufficio, nel primo pomeriggio del 29 agosto", racconta Cantone. Eravamo soltanto io e lei, prima che cominciasse una riunione con i rispettivi collaboratori che riguardava altre questioni; il suo capo di Gabinetto non c'era. Mi ha consegnato un fascicolo a sua firma. Alla fine dell'incontro mi ha detto che per lei la questione era urgente".

Sul fatto che la richiesta della Raggi fosse scritta in modo tale che la risposta dell'Anac non potesse che sancire l'illegittimità della nomina di Raineri, Cantone risponde che "può essere che avessero quell'intenzione, ma siamo abituati a istanze che in qualche modo suggeriscono la risposta, e abbiamo imparato a non farci condizionare. Ho letto che la dottoressa Raineri si sarebbe comunque dimessa per altre ragioni, e in questo caso le avremmo fatto un favore; per paradosso si potrebbe dire che siamo stati strumentalizzati anche da lei".

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