ROMA -  L'avviso ai naviganti è partito. Resta da vedere se sarà recepito e soprattutto come. Il ministero dell'Economia, intanto, ha detto la sua: abolire totalmente l'Imu è "una misura sconsigliabile" perché "iniqua, poco efficiente e regressiva", e per di più costerebbe alle casse dello Stato circa quattro miliardi di euro. Tutto scritto, firmato, e controfirmato, da Fabrizio Saccomanni in un documento di centocinque pagine di appronfondimento sulla riforma della vecchia Ici. Un dossier del Tesoro, questo, che mette pressione a Letta, che però rassicura: "Entro fine mese troveremo la soluzione". E che, naturalmente, ha scatenato le ire del Pdl, che poco dopo l'insediamento del governo Letta festeggiava per la sospensione della tassa. 

L'ultimatum di Berlusconi: "Non si deve più pagare"

Una sospensione sulla quale, entro il sedici settembre, l'esecutivo dovrà pronunciarsi definitivamente: l'Imu sulla prima abitazione viene cancellata definitivamente o resta? E la seconda rata? Tutte domande alle quali il governo Letta dovrà dare delle risposte. Magari, servendosi anche dei consigli del Mef che, sempre nel dossier tanto "odiato" dal Pdl, ha proposto nove ipotesi di intervento. 

Monti fa il simpatico: "Rimborso Imu? Lo paghi Berlusconi con i suoi soldi"

Saccomanni, dalla sua, ha spiegato come sia necessario "un chiarimento delle implicazioni concrete delle varie proposte, nella consapevolezza che le scelte politiche debbono basarsi su adeguati approfondimenti tecnici". Tra le varie strade perseguili, al momento, la più praticabile sarebbe fare confluire l'Imu in una sorta di "tassa di servizio", in modo tale da alleggerirne il carico senza azzerarlo totalmente.

Pagamento Imu, il "primo round" lo vince Berlusconi

Anche perchè il Mef ha fatto i conti. L'abolizione del pagamento della prima rata Imu per gli immobili coinvolti nel provvedimento di sospensione ha effetti negativi per 2,426 miliardi sul gettito 2013, di cui 2,1 miliardi derivanti solo dalla prima casa. E su base annua per le singole categorie di immobili interessate verrebbero a mancare 4,8 miliardi. Soldi questi che, in caso di "addio" alla tassa, il governo deve trovare da qualche altra parte. Quindi, conferma il Tesoro, meglio studiare soluzioni alternative: perché in tutti i Paesi dell'Ue esiste una forma di prelievo sugli immobili e perchè l'abolizione indistinta dell'Imu su tutte le abitazioni principali "non sembra pienamente giustificabile sul piano dell'equità e dell'efficienza del tributo". 

I primi giorni di governo: Letta alla prova dell'Imu

Equità o meno, però, il Pdl non ci sta. Da via dell'Umiltà hanno fatto dello stop all'Imu il proprio cavallo di battaglia e il proprio "ricatto" al governo Letta. "La decisione di abolire l'Imu sulla prima casa è politica, spetta al governo assumerla e al Parlamento approvarla - ha commentato Renato Schifani, capogruppo Pdl al Senato - Le ipotesi e le valutazioni dei tecnici del ministero dell’Economia, che noi conoscevamo e che oggi vengono rese di dominio pubblico, non spostano di una virgola la nostra posizione". Più duro Capezzone: " L'Imu sulla prima casa va abolita. Pacta sunt servanda".

Epifani, invece, prova a calmare le acque: "Su Iva e Imu cerchiamo soluzioni logiche e compatibili e bisogna mettere mano a una assenza decennale di politica industriale. Questo è ciò che noi vogliamo fare e lo diciamo con chiarezza al Paese". Ma, Altero Matteoli, ex ministro dei Trasporti Pdl, annuncia strascichi: "Il combinato disposto dell'intervista di ieri di Epifani e oggi la pubblicazione delle ipotesi del Mef sull'Imu lasciano far credere che il Pd abbia deciso di fare cadere il governo. Il Pd se ne assumerà interamente la responsabilità politica".