"No al reddito di cittadinanza": prime crepe nella sintonia tra Lega e Movimento 5 stelle
Dopo l'apertura dei giorni scorsi, la Lega non apprezza i veti di Di Maio. Giorgetti, uomo forte del Carroccio: "Il nostro obiettivo è creare posti di lavoro, non dare un reddito di cittadinanza". Castelli (M5s): "Priorità da portare avanti senza se e senza ma"
Lega e M5s cercheranno, dopo Pasqua, un'intesa per formare un governo: strada a dir poco in salita, al Carroccio non sono piaciuti i veti delle ultime ore di Luigi Di Maio. Nuove schermaglie tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini, la prossima settimana Sergio Mattarella avvia le consultazioni e i due vincitori politici delle elezioni dello scorso 4 marzo fissano i rispettivi paletti in vista della partita della formazione del governo.
Di Maio fa valere il primato di partito più votato e evoca la "volontà popolare", quello leghista replica ricordando che il centrodestra come coalizione ha preso ancora più voti del Movimento e invita il suo interlocutore a non porre veti su Fi o Fdi e a non pretendere la poltrona di presidente del Consiglio a tutti i costi.
Reddito di cittadinanza
E dopo l'apertura dei giorni scorsi sul reddito di cittadinanza, la Lega fa capire di non avere alcuna intenzione di ammorbidirsi in questa delicata fase di trattative. E lo fa per bocca di uno degli uomini più ascoltati da Salvini, il neo capogruppo Giancarlo Giorgetti, vero stratega del partito, intervistato a Matrix105 su Radio105: "In Italia ci sono una molteplicità di ammortizzatori sociali. Secondo noi tutte queste cose potrebbero essere tradotte non in un reddito indistinto, ma in un incentivo a far sì che il disoccupato si metta sul mercato del lavoro. Se ti arriva una proposta di lavoro e tu la rifiuti... Il nostro obiettivo è creare posti di lavoro, non dare un reddito di cittadinanza. Noi vogliamo gente che abbia dignità, e la dignità si trova nel lavoro" dice l'uomo di baricentro, che avrà un ruolo centrale nelle prossime settimane. Parole chiare: no al reddito di cittadinanza. E così la strada verso un accordo con il M5s si complica terribilmente.
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Proprio sul reddito di cittadinanza rischia di finire prima di nascere l'accordo Lega-M5s: "Il nostro reddito di cittadinanza è una priorità da portare avanti 'senza se e senza ma'. Con questa misura rimettiamo in moto il mercato del lavoro e diamo un sostegno a chi è sotto la soglia di povertà" spiega la deputata del Movimento 5 Stelle Laura Castelli. Sulla stessa linea Alfonso Bonafede (M5S): "Realizzeremo un reddito di cittadinanza. Lo abbiamo promesso ai nostri elettori e rimane una nostra priorità da portare avanti, senza se e senza ma", dice a Radio 24. "Porteremo avanti il reddito di cittadinanza come porteremo avanti tutte le nostre promesse fatte in campagna elettorale".
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