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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il manifesto / Napoli

"Stop al reddito di cittadinanza per chi non fa la differenziata": la decisione del sindaco diventa un caso

Polemiche a a Melito, in provincia di Napoli, per la presa di posizione del primo cittadino Luciano Mottola

Melito, in provincia di Napoli, è di nuovo al centro di polemiche connesse al reddito di cittadinanza: questa volta i percettori sono minacciati di perderlo nel caso non facciano perfettamente la raccolta differenziata. Il paese dell'hinterland partenopeo è un caso particolare: addirittura 8mila persone percepiscono il sussidio su 38mila abitanti totali. E il sindaco, il 38enne Luciano Mottola sostenuto in primis da Fratelli d'Italia, pare avere un rapporto di amore-odio con la misura tanto fondamentale per la sua cittadinanza.

Prima dell'ultimo episodio aveva già chiamato i percettori a rendersi utili pulendo strade e aiuole, e minacciando di togliere il beneficio a chi si fosse rifiutato di farlo: "In 150 – disse a proposito di chi stava pulendo Melito – non lavorano in nero, non vanno a rubare, hanno la possibilità di vivere in modo onesto. Chi invece non risponde alla chiamata del Comune, o mostra di non voler aderire al progetto, viene segnalato e perde l’aiuto economico dello Stato. A otto famiglie è stato revocato".

"Decadenza reddito di cittadinanza", il manifesto

Un pugno duro che si è manifestato nuovamente nelle ultime ore. Mottola ha infatti fatto affiggere un manifesto che da un lato invita al giusto conferimento dei rifiuti, dall'altro lancia una minaccia che a molti – melitesi e non – non è troppo piaciuta.

Il manifesto del Comune va dritto al dunque. Il titolo è:"Decadenza reddito di cittadinanza per chi conferisce rifiuti in giorni orari diversi adl calendario di ritiro". "Si fa presente a tutti i percettori di RdC – recita il manifesto – che ai sensi del decreto legge n.4 del 28/01/2019 chi dovesse essere sorpreso a sversare rifiuti in strada o in inosservanza del vigente calendario di conferimento, oltre ad essere sanzionato ai sensi di legge, sarà segnalato all'Inps per (e qui la scritta viene addirittura evidenziata, ndR) la decadenza del reddito di cittadinanza".

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Le critiche

Le accuse al sindaco, da più parti ed innanzitutto dai suoi avversari politici, sono che da un lato in quanto sindaco non ha il potere di revocare il RdC, dall'altro che mettere in correlazione il beneficio con una presunta mancanza di educazione, di senso civico o di senso della legalità, è una prova di classismo.

Quando viene revocato il RdC

Il beneficio decade nel caso di mancanza dei requisiti pregressa (truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche) o sopraggiunta, oppure se uno dei componenti del nucleo familiare non effettua la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, non sottoscrive il patto per il lavoro o il patto per l’inclusione sociale, non partecipa alle iniziative formative o di riqualificazione previste, non aderisce a progetti di inclusione sociale dei comuni, non accetta almeno una di tre offerte di lavoro congrue (oppure la prima offerta congrua in caso di rinnovo), non effettua le comunicazioni per inizio di un’attività di impresa o di lavoro autonomo, oppure effettua dichiarazioni mendaci per ottenere un beneficio maggiore, non presenta una Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica per l’Isee) aggiornata se varia il nucleo familiare, svolge attività di lavoro dipendente, autonomo o d’impresa senza aver effettuato le relative comunicazioni obbligatorie.

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