Referendum, Milano va controcorrente: in città vince il "Sì" con il 51,13%
Il capoluogo lombardo è un'eccezione rispetto ai dati nazionali. La Lombardia invece boccia la riforma costituzionale
Il Sì al referendum del 4 dicembre ha vinto a Milano, dove ha ottenuto il 51,13% delle preferenze: 343.637 voti. Il No all’ombra della Madonnina si è fermato invece al 48,87 %: 328.440 voti. E' un dato in controtendenza rispetto al risultato nazionale, dove la riforma è stata bocciata con larga maggioranza.
Il risultato che ha però prevalso al referendum a livello nazionale è stato il 'No'. Così, il premier Matteo Renzi, nel discorso a Palazzo Chigi intorno a mezzanotte, ha annunciato le proprie dimissioni. Sono subito arrivate le prime reazioni. Esulta il centrodestra. "Bello ciao, bello ciao, non ci mancherai perche' sei sempre bravo a parlare ma incapace di far seguire alle parole i fatti, soprattutto fatti concreti in grado di migliorare il Paese e la qualita' della vita degli italiani", ha detto l'assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera (centrodestra) riferendosi al premier. Per il governatore regionale lombardo Roberto Maroni "vince la libertà, vince la democrazia".
Pacati e malinconici i toni del centrosinistra meneghino, come riporta MilanoToday. "Renzi ha fatto la cosa più giusta e un discorso molto serio (e dallo stile assolutamente insolito per questo Paese) - ha detto Pierfrancesco Majorino, assessore comunale alle Politiche sociali -. È evidente che il risultato è di tali dimensioni che vi è un significato tutto politico in quel che è accaduto. Minimizzare sarebbe un suicidio. Speriamo di riuscire a discutere davvero, nel Pd, su quel che accadrà".
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