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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Referendum, rappresentanti del No ammessi dopo 2 ore ai seggi per il voto dall'estero

Problemi burocratici e polemiche a Castelnuovo di Porto, dove si svolgono le operazioni elettorali legate al voto degli italiani all'estero per il referendum costituzionale

I rappresentanti dei comitati per il no al referendum costituzionali assegnati ai seggi per lo scrutinio del voto all'estero a Castelnuovo di Porto sono stati ammessi a due ore dall'inizio delle operazioni elettorali, a seguito degli errori burocratici di accreditamento. "Con tenacia e determinazione il problema è stato poi risolto: il buon senso ha prevalso sulla burocrazia. Ma resta il fatto che i seggi del voto degli italiani all'estero hanno iniziato le operazioni senza la presenza dei rappresentanti dei promotori per il No. In aperta violazione della legge", ha reso nota la fine dell'impasse il coordinamento dei comitati per il no.

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"La Corte d'appello si sbaglia e, manco a dirlo, penalizza il No impedendogli per ben due ore di essere presente durante le operazioni ai seggi di Castelnuovo di Porto. Una cosa - ricostruisce il coordinamento del no - che ha dell'incredibile. I rappresentanti indicati dal No, infatti, non sono stati ammessi nei seggi perché non risultavano consegnate le relative designazioni. In realtà le designazioni erano state regolarmente fatte, ma, i nominativi erano finiti, guarda caso, nell'elenco dei rappresentanti del sì. Un errore che ha impedito per ben due ore ai rappresentanti del No di esercitare le proprie funzioni di garanzia e controllo".

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