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Giovedì, 28 Marzo 2024
La proposta di Renzi

Il testo del referendum per l'abolizione del reddito di cittadinanza

Matteo Renzi: "Ecco il quesito referendario per abolire il reddito di cittadinanza. In Parlamento non abbiamo una maggioranza per eliminarlo"

Lo aveva annunciato, e alla fine Matteo Renzi ha presentato il testo del referendum per l’abrogazione del reddito di cittadinanza, lo strumento “anti povertà” fortemente voluto dall’ex premier Giuseppe Conte e dal Movimento 5 Stelle.

Nel corso di un’intervista al Tg4, il leader di Italia Viva ha mostrato il testo del quesito referendario spiegando che “lo presentiamo perché in Parlamento non abbiamo una maggioranza per eliminare il reddito di cittadinanza". Renzi si è collegato da Ponte di Legno, dove in questi giorni si tiene la scuola di formazione di Italia Viva: “Il reddito di cittadinanza non è una misura a favore dei poveri - ha ribadito - I poveri restano poveri ma sono subalterni ai politici, è voto clientelare. Noi vogliamo che questi soldi vengano usati per creare lavoro, non sussidi. Sono convinto che quando vedranno il quesito, quelli del M5s faranno di tutto per migliorare il reddito. Peggiorarlo sarà difficile”.

A oggi diverse forze politiche hanno ammesso la necessità di modificare la legge sul reddito di cittadinanza, non solo il centrodestra - Salvini e Meloni in primis - ma anche il Pd. Allo stesso modo anche Conte ha

Il quesito del referendum sull’abrogazione del reddito di cittadinanza

Il quesito referendario per l’abrogazione del reddito di cittadinanza - la domanda cioè cui gli italiani dovranno rispondere “sì” o “no” - è il seguente: “Volete che sia abrogato il decreto-legge 28 gennaio 2019 n.4 ‘disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni’, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n.26 limitatamente al capo I, articoli da 1 a 13, recante “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza?”. In caso di risposta affermativa si vota per l’abrogazione.

Cos’è il referendum abrogativo

Il referendum abrogativo è disciplinato dall’articolo 75 della Costituzione. Viene indetto per deliberare l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.

Il referendum non è ammesso per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali. Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati a eleggere la Camera dei deputati.

La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.

Le modalità di attuazione del referendum sono invece determinate dalla legge.

Come può cambiare il reddito di cittadinanza

A oggi diverse forze politiche hanno confermato la necessità di modificare la legge sul reddito di cittadinanza, non solo il centrodestra - Salvini e Meloni in primis - ma anche il Pd. Allo stesso modo anche Conte ha dato segnali di apertura: “Centrodestra e Italia Viva non passeranno sul reddito di cittadinanza, l’Italia non può tornare indietro”, ha premesso, dicendosi però disponibile a un “tavolo che monitori la sua efficacia”.

Le ipotesi al vaglio sono fondamentalmente tre: mantenimento dello strumento così com’è, dai requisiti per accedervi alla cifra erogata, abolizione o mantenimento con revisione. Ed è molto probabile che la terza via, quella più “diplomatica”, sarà quella percorsa dal premier Draghi: “È troppo presto per dire se il reddito di cittadinanza verrà riformato, ridisegnato, se cambierà platea - aveva chiarito a inizio agosto gettando acqua sul fuoco delle polemiche - Quello che vorrei dire è che il concetto alla base del reddito di cittadinanza io lo condivido in pieno”.

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