Il referendum sulle concessioni petrolifere può raggiungere il quorum? E' la domanda che tutti si stanno facendo dopo i primi dati sull'affluenza diffusi dal Viminale. Alle ore 12 si è recato ai seggi l'8,35% (aggiornamento: il 23,5% alle ore 19)degli aventi diritto al voto. Per raggiungere il quorum serve la metà più uno dei voti. Libero non ha dubbi: il premier Matteo Renzi sta passando delle brutte ore.

L'8%, infatti, non è un dato basso, spiega il quotidiano di Belpietro, ricordando che ai referendum del 2011 "si parlò di 'affluenza-boom' perché alle 12 del primo giorno si recò alle urne l'11% degli aventi diritto". 

In quel caso il quorum venne raggiunto: furono poco meno di 27 milioni gli italiani che parteciparono alla consultazione, il 57% del corpo elettorale. Insomma, contro ogni previsione, "il raggiungimento del quorum è ora possibile", spiega il quotidiano di Belpietro, sebbene va ricordato che il referendum del 2011 si è svolto in due giorni. 

Di parere opposto Giornalettismo che cita qualche dato sulle precedenti consultazioni: 

Alle regionali 2015, ad esempio, alle ore 12 l'affluenza era al 15,75% con un definitivo di 53,90% alle ore 23. Alle comunali 2015 la progressione dell’affluenza è stata la seguente: 20,27% alle ore 12, 48,95% alle ore 19, 64,92% alle ore 23.

Per quanto riguarda il referendum del 2011, l'affluenza alle 12 è stata dell'11,65%, alle 22 di domenica il dato era salito al 41%, per poi attestarsi al 57% lunedì alle 15. Insomma, 

con un’affluenza inferiore al 10%, il quorum diventerà obiettivo pressochè irraggiungibile. Con una partecipazione superiore al 20%, il raggiungimento del quorum sarà quasi scontato.  In mezzo a questa ampia forchetta c’è un largo spazio di differenti valutazioni. Con un’affluenza poco sopra al 10% il raggiungimento del quorum sembra improbabile.