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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Referendum trivelle, Renzi tira dritto e ribadisce: "Spero fallisca"

Il premier, nel corso del #matteorisponde sui social network, apre comunque al confronto con Greenpeace. L'associazione ambientalista risponde: "Ci auguriamo che il premier mantenga l’impegno preso oggi a incontrarci". Si voterà il prossimo 17 aprile

"Spero che questo referendum fallisca perché potrebbe bloccare 11mila posti di lavoro". A ribadire il concetto, già espresso in altre occasioni, è il premier Matteo Renzi, nel corso del #matteorisponde sui social network. Il referendum in questione è quello del prossimo 17 aprile che interessa le attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa. Votando sì verrà abrogata la norma che estende senza più scadenze le concessioni. 

Dopo settimane di scontro con le associazioni ambientaliste, membre del Comitato vota sì, che si sta battendo per combattere il pericolo astensione, il premier Matteo Renzi, in diretta su Facebook e Twitter, si è rivolto anche a Greenpeace, dichiarandosi pronto a un confronto pubblico su trivelle e rinnovabili. 

Immediata la risposta dell’associazione ambientalista: "Ci auguriamo che il premier mantenga l’impegno preso oggi a incontrarci in un confronto pubblico. Renzi dice di voler arrivare al 50% di rinnovabili elettriche entro il 2018, ma questo governo invece ha affossato le rinnovabili e promosso le trivelle. In questo modo il settore sta perdendo migliaia di posti di lavoro”, commenta Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia.  

“Renzi è convinto, come ci ha risposto con un tweet, che il solare non possa fare più del 7%, eppure numerosi studi dimostrano il contrario ed Elon Munsk, l’imprenditore che ha lanciato la Tesla sostiene che il solare può coprire il fabbisogno energetico dell’intera Cina”, conclude l'associazione ambientalista.

"Noi - ha spiegato Renzi- arriveremo al 50% delle rinnovabili sul totale dell'energia elettrica prima della fine della legislatura, noi siamo leader sulle energie rinnovabili. Però c'è una parte di energia che manca: nel processo che ci porta verso il passaggio alle rinnovabili qualcosa va tirato su. Al nucleare abbiamo detto no grazie, abbiamo chiesto di chiudere alcune centrali a carbone. Il referendum non parla di nuovi pozzi, ma negli impianti che già ci sono, che sono all'avanguardia, vogliamo continuare a tirare fuori il gas e il petrolio o diciamo che chiudiamo tutto e andiamo a comprarli da arabi e russi?".

Soddisfatto dell'impegno preso oggi da Renzi invece il Presidente della Commissione Ambiente e Territorio della Camera:
 

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