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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Renzi punta al voto già ad aprile e su Facebook chiama a raccolta gli italiani

L'ex premier si rivolge direttamente agli italiani in vista dell'assemblea 'Ripartiamo dall'Italia' in programma domenica a Roma: "Quale scelta del mio governo vi ha colpito di più in positivo e quale vi è sembrato l'errore più grande di questi tre anni?"

ROMA - "Ripartiamo dall'Italia" è il titolo dell'Assemblea del Pd di domenica prossima a Roma. Un'assemblea che si preannuncia molto calda. A far capire di cosa si parlerà, è l'ex premier Matteo Renzi che, su Facebook, si rivolge direttamente ai cittadini italiani in una sorta di sondaggio sulle necessità del Paese e, soprattutto, sul suo operato alla guida del governo. 

IL SONDAGGIO SU FACEBOOK - "Abbiamo subito una sconfitta dura nel referendum" ammette "e io mi sono dimesso da premier". Domenica "discuteremo di molte cose, in modo trasparente e chiaro, come deve fare chi ama la politica e crede nel servizio per il bene comune. Ma non avendo più gli obblighi istituzionali di governo mi piacerebbe tornare a usare questa pagina soprattutto per ascoltarvi, più che per raccontare le cose fatte. E allora proviamoci". 

Abbiamo a lungo discusso dei mille giorni del nostro governo. Ma ditemi voi: quale scelta vi ha colpito di più in positivo e quale vi è sembrato l'errore più grande di questi tre anni? Delle tante riforme dalla scuola al lavoro, dal sociale ai diritti, dall'Expo alle tasse cosa cambiereste? E soprattutto qual è la priorità secondo voi per i prossimi mille giorni? Perchè la politica non è mai Amarcord, ma sempre paziente costruzione di futuro. Vi leggo volentieri.

I COMMENTI - C'è chi lo sostiene. Chi lo vorrebbe di nuovo al governo. Chi punta ancora sul "rottamatore" e chi, invece, lo invita a lasciare la politica, "come promesso prima del voto". Ma una cosa è certa: i consigli degli italiani passeranno in secondo piano, domenica, quando al centro della discussione arriverà il "cosa fare ora". 

GLI "ANTI RENZI" DEL PD - Le trattative nel partito per frenare la corsa di Matteo Renzi verso la riconferma alla guida del partito continuano e il rischio è quello di una spaccatura. La minoranza non accetta l'idea pensata dal leader, con il congresso a marzo solo per rieleggere il segretario, ma anche diverse componenti di maggioranza - e persino qualche renziano - stanno chiedendo al segretario di evitare strappi. 

VOTO A PRIMAVERA - L'idea di Renzi, ad oggi, è sempre la stessa: andare a votare in primavera, se possibile ad aprile, comunque non dopo giugno. In ogni caso, prima dell'eventuale referendum sul Jobs Act. Lorenzo Guerini lo ha detto esplicitamente alcune sere fa a Porta a porta: votare a giugno è "possibile", ed è anzi realistico, il Pd non accetterà giochi sulla legge per "perdere tempo" e le scadenze internazionali non sono un problema.

PERCHE' ALLE URNE - Renzi non intende lasciare a M5s, Lega e Fdi la possibilità di sparare sul governo Gentiloni restando comodamente all'opposizione. Lo schema-Monti - con il Pd che sostiene il governo e Fi che fa campagna elettorale - non si deve ripetere. Ma se l'obiettivo è chiaro, i percorsi per arrivarci possono essere diversi. Se l'anticipo del congresso deve diventare una rissa - ragionano anche i renziani - si può scegliere una strada alternativa: congresso a scadenza naturale, o comunque dopo il voto, e primarie stile 'Bersani-2012' per scegliere il candidato premier prima delle elezioni: un modo per ricevere comunque una nuova forte legittimazione dal basso prima del voto.

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