rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Barbara D'Urso "arbitro" del referendum: Renzi e Berlusconi si sfidano in tv

Interviste ai due leader a "Domenica Live". Berlusconi torna in campo: "Lo faccio per senso di responsabilità, sono stato operato al cuore per colpa dei processi". E Renzi parla di un "rischio governo tecnico evidente"

Vestitino corto rosa shocking e tacco 12, Barbara D'Urso ha intervistato Silvio Berlusconi e Matteo Renzi a Domenica Live.

Tutto vero: il confronto tra i due leader negli studi della signora della domenica di Canale 5 è avvenuto a distanza di pochi minuti. Il leader di Forza Italia ha confermato di aver deciso di "tornare in campo" per guidare il centrodestra. Poco dopo il premier Matteo Renzi è tornato sulle ragioni del sì al referendum e ha assicurato: "Mi piace far politica per cambiare l’Italia, non ci sto agli inciuci e ai giri di poltrone".

BERLUSCONI E IL REFERENDUM - "Ho avuto un intervento chirurgico per cui è stato necessario molto tempo per riprendermi e sentivo la voglia di stare un po’ più con i miei figli e nipoti e seguire le aziende. Ma poi è intervenuto un senso di responsabilità verso il Paese che amo e verso gli elettori che in questi venti anni mi hanno dato più di duecento milioni di voti", ha detto Silvio Berlusconi. "Il senso di responsabilità - conferma l’ex premier - mi ha costretto a scendere in campo anche adesso per evitare che arrivi a compimento questa riforma costituzionale assurda, poi per quanto riguarda il dopo vedremo". Berlusconi ha definito la riforma costituzionale "inaccettabile, insostenibile, assurda e contro la democrazia". In caso di vittoria del no, auspica l’ex premier, si apra un tavolo con Renzi per una "riforma condivisa. Dovremmo aprire un tavolo con tutte le forze politiche del Paese per fare una legge elettorale".

BERLUSCONI IN OSPEDALE DOPO L'INTERVISTA

Bisogna andare a votare, questo è un referendum confermativo, non prevede quorum: chi pensa che restando a casa si favorisce il 'no' si sbaglia, restando a casa si fa un favore a Renzi e si favorisce il 'sì'.

Renzi e Berlusconi a Domenica Live

I PROCESSI E L'OPERAZIONE AL CUORE - Contro il premier, poi, la stoccata: "Gli elettori in questi venti anni mi hanno dato più di duecento milioni di voti. Il signor Renzi non si è neppure presentato alle elezioni del Parlamento. L’unico voto che ha avuto sono stati 112 mila voti per diventare sindaco della bellissima città di Firenze", dice il leader di Forza Italia. Sarebbero i processi e il tempo necessario per preparare le udienze i responsabili dei problemi salute che hanno costretto Silvio Berlusconi all'intervento al cuore a cui è stato sottoposto alcuni mesi fa: "In 22 anni ho subito 73 processi, e ho trascorso settimane con i miei avvocati per preparare le udienze che sono state 3600. E' stata l'indignazione che mi sono portato dentro tutti questi anni, mi hanno spiegato, a provocarmi questo problema cardiaco", ha detto.

COS'HA DETTO RENZI - Poco dopo è intervenuto Matteo Renzi: "La sfida del referendum è importante per me, ma è anche importante perché rende più semplice il Paese. E' importante perché tira via la burocrazia: tira via 315 poltrone dal Senato, elimina i rimborsi spese dei consiglieri regionali, rende più semplice governare il Paese. Non è importante il partito per cui si vota - ha aggiunto - ma rendere il Paese all'altezza delle sfide". "Perché in Germania ha una sola Camera per fare le leggi? Sono meno furbi? E in Francia e Gran Bretagna sono meno furbi? Alla Costituente non si mettevano d'accordo e hanno ripetuto il sistema dello Statuto Albertino. Non si governo con la nostalgia", ha ha detto il presidente del Consiglio. "Questa riforma non è per il governo - ha insistito - ma per i nostri figli, non possono invecchiare senza che cambi nulla".

E se vincesse il no? "Se vince il No questo Paese ha la stessa Costituzione di oggi, cioè non funziona. Quello che è importante è che i cittadini votino sul Sì o sul No al quesito. Però io non sono come gli altri politici, sono un boy scout di 41 anni, non sono proprietario di televisioni, a me piace far politica per cambiare l'Italia perché sono convinto che sia il Paese più bello del mondo e ci sto finché posso cambiare le cose". E allora se vince il No "Berlusconi il tavolo lo fa con Beppe Grillo, con D'Alema e con Salvini. Perché una cosa è dire che si fa la legge elettorale insieme, altra cosa è dire che si fa un bel governo di inciucio, di grande coalizione per cambiare le poltrone ma poi niente cambia".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Barbara D'Urso "arbitro" del referendum: Renzi e Berlusconi si sfidano in tv

Today è in caricamento