Cirinnà, Renzi e i messaggi su Whatsapp: "Ve li leggo, non ho paura di vendette"

“Renzi è stato un pessimo segretario ed un buon capo di governo. Sul partito ha lavorato male”. Così la senatrice Pd Monica Cirinnà, che oggi a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, ha parlato a lungo della sua presenza nel partito e dell'abbandono della maggioranza renziana per sostenere Andrea Orlando.

Secondo lei Matteo Renzi è politicamente finito?
“Spero proprio di no. E' giovane, ha tante capacità”.

Qual è stato il problema di Renzi?
“Negli ultimi tempi, tutto si risolveva in direzione, con un voto bulgaro. I partiti sono fatti di ascolto, dialogo ed accordi”.

Renzi sa che lei ora sosterrà Orlando?
“Si, lo sa”.

Come glielo ha detto?
“Sono venuti alcuni dei suoi 'colonnelli', che mi hanno chiesto se era vero che non lo avrei sostenuto, e io gli ho risposto di si, dandogli le mie motivazioni. Successivamente, Renzi mi ha mandato un messaggio su WhatsApp”.

Cosa le ha scritto?
“Il 4 marzo mi ha scritto: E' vero che mi scarichi proprio ora? E io: si, è vero”.

Poi?
“Lui mi ha scritto di nuovo: proprio in questo momento?” Non ricordandosi esattamente la propria propria risposta, la senatrice Pd, in modo molto trasparente, ha preso il suo cellulare e, in diretta su Rai Radio1, ha letto il messaggio in questione: “purtroppo è la dolorosa conseguenza del totale isolamento nel quale mi avete relegato, sia in Parlamento che a Roma, da subito dopo l'approvazione della Legge. Resta inalterata la mia stima per te”.

Renzi le ha risposto?
“Si, dicendomi: lo sai che è non è così. E io, come ultimo messaggio, gli ho risposto nuovamente 'purtroppo sei tu che non sai tante cose'”.

Non ha paura della sua 'vendetta'?
"No, perché dovrei. In molti mi hanno detto che me la farà pagare, ma io non ci credo".

Ora però Renzi è cambiato: è passato dall'Io al Noi.
“Questo lo voglio vedere, io non me ne sono accorta. Chiedetelo a Martina...”