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Giovedì, 25 Aprile 2024
Diario della crisi, -2 all'ultimatum

Renzi contro Conte, una spallata "tecnicamente" necessaria

Il noto sondaggista Renato Mannheimer vede il bluff dell'ex premier: "Aveva bisogno di fare qualcosa per farsi vedere".

Se c'è una cosa che è certa in questo inizio anno caratterizzato da una (im)prevista crisi di governo è che Matteo Renzi è tornato ad occupare il centro del dibattito politico con i suoi continui penultimatum di spallata al governo Conte bis. Ma la strategia, paga ai fini dei sondaggi? L'agenzia Adnkronos a chiesto a Luigi Crespi e Renato Mannheimer quale sia lo scenario che si respira nel paese grazie alle indagini demoscopiche.

"Se l'operazione si chiude con uno scambio di poltrone, con un Conte ter, diciamo che Renzi, dal 4 va allo 0,4%, se invece va fino in fondo e si dà una svolta, allora penso che l'ex premier di Rignano potrebbe tornare a guidare il paese". Luigi Crespi vede così il braccio di ferro tra il leader di Italia Viva e il presidente del Consiglio. Per il sondaggista "Renzi è tornato centrale, ma bisogna vedere cosa succederà nelle prossime ore".

"Se - ragiona Crespi - Renzi va avanti, fino in fondo, se dà svolta al paese, si fanno quelle quattro-cinque riforme, sulle tasse, la burocrazia se riempiono gli stadi per mettere in fila la gente per i vaccini, se sfruttano l'occasione rappresentata dai 250 miliardi che avremo a disposizione, "sarebbe la soluzione migliore" perché la gente ha bisogno di chiarezza". "Se Renzi ha la capacità di riprendere in mano la politica, e se i partiti si mettono insieme per gestire il recovery fund sarebbe una svolta". Crespi nota che Giuseppe Conte ora si trova a governare con un paese che "sta oggettivamente contro di lui, con l'opposizione". Non è più "marzo, quando Conte aveva l'80% del gradimento". Quindi serve "un cambio di governo e di front-man, non puoi fare gestire il paese a un signore che non ha mai preso un voto in vita sua, nel momento più difficile della nostra storia".

"Il paese può cambiare, ci sono 250 miliardi da gestire, può esserci una vera svolta, e Renzi questa cosa l'ha capita". "Se andrà fino in fondo sarà un bene, altrimenti se ne può tornare alla guida del pullman che porta suo figlio a scuola e non a quella del paese".

La spallata di Renzi tecnicamente necessaria

Per il sondaggista Renato Mannheimer si tratta di una mossa 'tecnicamente' necessaria" visto che "Renzi, fino alle prossime elezioni politiche, può solo cercare visibilità, e quanto stiamo vedendo è frutto di questa sua strategia". "Renzi, probabilmente, si aspettava più consenso quando ha dato origine a Italia Viva, ma è andata male e ora deve recuperare in qualche modo", sottolinea il patron di Eumetra, riferendosi alle mosse dell'ex premier, che pare sempre più determinato a mettere in discussione la sua partecipazione al governo Conte II.

"Certo - sottolinea - questa cosa, andare contro Conte che in questo momento ha grande popolarità, non sono sicuro che porti a consenso, oltre che a visibilità. Ma lui aveva bisogno di fare qualcosa per farsi vedere, non vedo altre spiegazioni".

Intanto quando mancano 48 ore alla scadenza dell'ultimatum le indiscrezioni vedono nelle dimissioni di Conte come presupposto di trattativa, e sul tavolo della pace un posto di spicco per Maria Elena Boschi in un ministero pesante del nuovo governo.

Gli ultimi sondaggi politici

Secondo le indicazioni degli ultimi sondaggi politici di Tecné pubblicati ieri da Quarta Repubblica tra i partiti di governo più in crisi figura il Movimento 5 stelle che crolla di oltre un punto percentuale nei consensi nel corso dell'ultimo anno. 

Se il Pd è pressoché stabile, il vero ribaltone lo si vede nel centrodestra con Fratelli d'Italia (+6) che richiama molti voti leghisti (-8) e Forza Italia che grazie ad un atteggiamente responsabile risale al 10%. E Renzi? Italia Viva scende ancora sotto alla quota di galleggiamento del 3%. Sbattere i pugni ora potrebbe essere l'ultima mossa politica dell'ex premier.

sondaggi tecne quarta repubblica-2

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