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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Renzi rompe: Italia Viva non firma l'intesa sul Conte-Ter, Fico al Quirinale a mani vuote

Il partito non sono d'accordo sul documento che avrebbero dovuto firmare le forze di maggioranza. Il presidente della Camera va da Mattarella. Salta tutto?

Italia Viva non firma l'intesa del tavolo sul programma perché a quanto pare non c'è accordo sul verbale. Il partito di Matteo Renzi, che aveva chiesto un documento con cronoprogramma, avrebbe poi detto sì alla scelta di redigere un verbale di fine riunione ma avrebbero lamentato, alla lettura del testo, che non rispecchiava le diverse posizioni che si sono registrate al tavolo su alcuni temi. E secondo Maria Elena Boschi non si è parlato di nomi e di Conte-Ter. 

EDIT ore 19,43: Fico al Quirinale telefona a Renzi. Sono i minuti decisivi per verificare l'esistenza della maggioranza attorno alla figura di Giuseppe Conte. A quanto apprende l'agenzia di stampa Dire il presidente della Camera Roberto Fico sta sentendo i vertici dei partiti a cominciare da Matteo Renzi.  "Renzi aveva fatto richieste sugli assetti di governo e poi è arrivata la rottura inspiegabile", dicono fonti Pd all'AdnKronos sottolineando come, "nonostante la disponibilità della maggioranza ad accogliere Iv nel governo, Renzi ha deciso di rompere. Iv non può pretendere di scegliere i ministri degli altri partiti". Una rottura, si rimarca, "non con Conte ma con gli alleati".

EDIT ore 20,51: "E' finita", "Renzi ha chiuso al Conte ter". Lo dicono qualificate fonti di governo all'Adnkronos, mentre si attende che il presidente della Camera Roberto Fico salga al Colle per riferire al Capo dello Stato l'esito delle consultazioni.

EDIT: ore 20,54: Fico comunica che non è riuscito a trovare "consenso unanime" tra le forze di maggioranza. Ora si attendono le parole del presidente della Repubblica. "Allo stato attuale permangono distanze alla luce della quali non ho registrato unanime disponibilità per dare vita alla maggioranza". Le parole del presidente della Camera:  "Si conclude oggi il mandato esplorativo che il presidente della Repubblica mi ha affidato. A seguito del giro di consultazioni, a partire dalla forze politiche che sostenevano il precedente governo, ho promosso l'avvio di un confronto su temi e punti programmatici tra le medesime forze politiche. Ho comunicato al presidente Mattarella l'esito del mandato".

Renzi rompe: Italia Viva non firma l'intesa, Fico al Quirinale a mani vuote?

Questo vuol dire che Fico, atteso per le 19 al Quirinale, potrebbe presentarsi a mani vuote, cioè senza un accordo per il Conte Ter, come paventato stamattina. Secondo quanto ipotizzato dal quirinalista del Corriere della Sera, questo potrebbe portare Sergio Mattarella a varare un governo elettorale per andare alle urne ad aprile.  Boschi ha parlato di "distanze incolmabili su fisco e Giustizia". L'accordo "non c'è", ha aggiunto.  "Ora si apre una situazione difficile, mi pare difficile che possa accadere qualcosa di diverso dalle elezioni", dice Loredana De Petris (Leu), lasciando il tavolo di programma. Italia Viva, aggiunge, considera "le distanze incolmabili". Il Partito Democratico invece la pensa diversamente:  "Ora Fico ed il presidente Mattarella valuteranno, ma ci sono le condizioni per potere andare avanti", dicono Delrio e Marcucci. A ufficializzare la rottura è un tweet di Renzi: "Bonafede, Mes, Scuola, Arcuri, vaccini, Alta Velocita', Anpal, reddito di cittadinanza. Su questo abbiamo registrato la rottura, non su altro. Prendiamo atto dei Niet dei colleghi della exmaggioranza. Ringraziamo il presidente Fico e ci affidiamo alla saggezza del Capo dello Stato". 

Così il Conte-Ter può saltare oggi

Intanto il presidente della Camera Roberto Fico ha lasciato, a passo svelto, la sala della lupa, ove è stato a colloquio con i rappresentanti della possibile maggioranza. Nessuno degli altri partecipanti alla riunione ha lasciato la sala. Secondo quanto si apprende da fonti di Italia Viva al tavolo di maggioranza invece si è deciso di non fare un verbale né un documento conclusivo. Non c'è stato abbandono da parte di IV del tavolo ne' la mancata firma. Tutte le forze politiche hanno illustrato a Fico le proprie posizioni. "Si è scelto di non fare un verbale perché restano le distanze sui contenuti. Il nostro lavoro è concluso, il presidente Fico valuterà come procedere", dice Boschi. Secondo quanto scrive l'agenzia di stampa Ansa Crimi avrebbe detto no alla richiesta di sostituire i ministri Alfonso Bonafede e Lucia Azzolina. In più, sarebbe stato "posto un veto" su Teresa Bellanova al ministero del Lavoro.

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In una chat con i parlamentari di Italia Viva citata dall'agenzia Dire la rottura è descritta da Renzi come responsabilità del M5s:  "La barzelletta che non si chiude sul verbale è appunto una barzelletta. Qui lo scontro è altissimo sui contenuti (Mes, infrastrutture, giustizia su tutti) e ovviamente sui nomi. Crimi ha detto che non intendono cedere su nessun nome a cominciare da Bonafede e Azzolina. Possono mollare la Catalfo solo se non ci va la Bellanova. E per vicepremier al momento è in ballo Fraccaro con Orlando. Ci aggiorniamo a dopo".

Il confronto finale si è svolto nel pomeriggio tra Franceschini, Renzi, Speranza e Crimi ma ha portato a una fumata nera. Al tavolo si sarebbero riproposti i nodi delle ultime ovvero la richiesta di discontinuità di Iv su giustizia e scuola, leggi Alfonso Bonafede e Lucia Azzolina. Richiesta su cui i 5 Stelle farebbero muto. Inoltre tensione anche sul ruolo di Teresa Bellanova. Sarebbe stato posto un veto sulla richiesta del ministero del Lavoro per la senatrice Iv. "Conte Ter? Più no che sì", chiosano fonti Iv all'Adnkronos.

Governo con Draghi, Conte-Ter o elezioni?

Secondo l'agenzia di stampa Agi i renziani puntano sempre di più su un governo istituzionale. "Se Pd e M5s non aprono - spiega una fonte di Iv - ci affideremo al presidente della Repubblica. Se ci fosse lo spazio per un altro governo non presieduto da Conte sarebbe sbagliato se Pd e M5s non aprissero, non farebbero gli interessi del Paese".

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La rottura per ora sarebbe poi sul programma, "hanno deciso di non aprire su nulla", ha fatto sapere Renzi ai suoi, spiegando di voler comunque percorrere la strada della mediazione fino all'ultimo ma premettendo di non vedere, al momento, dei margini di ricomposizione. "Ora sarà una lunga notte", spiega una fonte parlamentare della maggioranza. Intanto Leu e una parte del Movimento 5 stelle sono pronti ad evocare la prospettiva de voto anticipato. I capigruppo dem, Delrio e Marcucci, invitano ancora a percorrere la strada del dialogo. L'exit strategy è che qualora Conte venisse incaricato di formare un governo potrebbe poi allargare la maggioranza. "Renzi aveva fatto richieste sugli assetti di governo ancor prima che fosse dato l'incarico a Conte e poi la rottura inspiegabile", fanno sapere fonti Pd aggiungendo che Renzi voleva scegliere anche i ministri del Pd. 

"Mattarella può chiamare Renzi e chiedergli se gli sta bene o no Conte"

 "Nessuna volontà di aiutare il Paese nel momento più difficile, nessun interesse verso i cittadini italiani o a lavorare per l'interesse della collettività. Da parte di Matteo Renzi sul tavolo c'era solo la questione delle poltrone. Così facendo ha dimostrato chiaramente che questa era la vera ragione per la quale ha provocato la crisi. Poltrone che ha chiesto, contrariamente a quanto sostenuto in questi giorni", scrive in una nota il M5S. "Oltre a chiederle - attacca ancora il M5S - il senatore di Rignano, voleva decidere anche per conto delle altre forze politiche. Inoltre il movimento 5 Stelle, contrariamente a quanto affermato da fonti renziane, non ha posto alcun veto. In queste ultime ore e nei giorni precedenti siamo stati concentrati sui temi e si bisogni degli italiani ma ci siamo trovati di fronte a un leader politico che voleva solo mercanteggiare e cercare pretesti per rompere". 

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