Renzi insiste sullo ius soli: "Bisogna andare avanti, è segno di civiltà"
L'ex premier ha parlato alla Direzione del Partito Democratico, cercando di riportare la pace all'interno del suo gruppo: "Basta litigi, dobbiamo essere classe dirigente"
"Sullo ius soli bisogna andare avanti, è un principio di civiltà": così Matteo Renzi, ha esordito nel suo discorso alla Direzione del Pd. Dopo il commento sulla legge che dovrebbe cambiare i criteri di assegnazione della cittadinanza italiana, il segreatrio del Partito Democratico ha voluto gettare acqua sul fuoco: "Basta con i litigi interni, nei prossimi mesi girerò l'Italia e voi dovete rappresentare la classe dirigente".
L'ex premier ha poi toccato direttamente un tema che ha diviso il suo partito: "La scuola, prima io e poi Gentiloni, abbiamo investito 47 miliardi di euro, ma se noi parliamo di alleanze i cittadini non se ne accorgono".
"Nella prossima legislatura l'Italia dovrà chiarirsi con i partner europei - ha proseguito Renzi - serve un approccio diverso sul deficit e va posto il veto sul fiscal compact nei Trattati. Abbiamo vinto la battaglia sulla flessibilità perchè in Europa, dopo le europee, abbiamo messo un diktat".