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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Italia

Renzi sale al Quirinale dopo Mille giorni da premier, Mattarella: "Garantire gli impegni"

Il presidente del consiglio dimissionario è salito al Colle per un primo colloquio con il presidente della Repubblica che ha rimarcato gli impegni del Governo. Si fa strada l'ipotesi di un congelamento delle dimissioni

ROMA - Dimissioni congelate e fiducia "tecnica" sulla legge di bilancio. E' l'ipotesi per "mettere in sicurezza" la Manovra 2017 anche al Senato facendo cadere gli emendamenti per approvare il testo entro sabato e per poi aprire la crisi. Questi gli orientamenti dopo il colloquio informale al Quirinale tra il capo dello Stato Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo l'annuncio dell'intenzione di dimettersi in seguito alla vittoria del no al referendum. "Non sono come gli altri, non resto per la poltrona", rivendica nell'annunciare il passo indietro colui che aveva lanciato la scalata al Pd da 'rottamatore' dopo mille e quindici giorni di governo, a quattro anni dalla discesa sul campo della politica nazionale.

Alle 18.30 il presidente del Consiglio Matteo Renzi riunirà il Consiglio dei ministri. Allo studio un percorso a tappe forzate che potrebbe la chiusura del termine per gli emendamenti giovedì e, venerdì, in modo che il governo possa porre la fiducia "tecnica" sulla Manovra. Entro sabato poi si dovrebbe aprire formalmente la crisi di governo.

Renzi, quattro anni da rottamatore e mille giorni di Governo

Renzi è salito al Colle per un primo scambio di vedute con il presidente della Repubblica. "Vi sono di fronte a noi impegni e scadenze di cui le istituzioni dovranno assicurare in ogni caso il rispetto, garantendo risposte all'altezza dei problemi del momento", ha affermato il presidente della Repubblica. "L'alta affluenza al voto, registratasi nel referendum di ieri, è la testimonianza di una democrazia solida, di un Paese appassionato, capace di partecipazione attiva. L'Italia - ha aggiunto Mattarella - è un grande Paese con tante energie positive al suo interno. Anche per questo occorre che il clima politico, pur nella necessaria dialettica, sia improntato a serenità e rispetto reciproco".

LA LEGGE ELETTORALE. Il primo nodo per il capo dello Stato risiede nella tempistica del voto. Lega, Fratelli d'Italia e Movimento 5 Stelle non intendono sedersi a un tavolo per modificare la legge elettorale mentre Silvio Berlusconi, come ha promesso allo stesso Mattarella un mese fa assicurando "responsabilità", vuole collaborare a riscriverla e, come è noto, vorrebbe una legge proporzionale.

RENZI RESTA SEGRETARIO DEL PD? La direzione del Pd rinviata a mercoledì alle 15. La riunione del parlamentino dem era stata annunciata inizialmente per domani, subito dopo il voto che ha bocciato la riforma costituzionale e convinto alle dimissioni il premier Matteo Renzi.

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