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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Renzi fa le crepes, senza Berlusconi: "Il Patto del Nazareno scricchiola"

Il premier, all'assemblea dell'Anci, prima scherza sulla contestazione all'Alcatel di Vimercate - "Con le uova farò le crepes" - poi diventa serio sul patto del Nazareno - "Scricchiola". E in serata, alla cena di finanziamento Pd, annuncia: "Avanti anche da soli"

ROMA - Ciò che aveva minacciato a Silvio Berlusconi, Matteo Renzi ha cominciato a metterlo in pratica già ieri. Anzi, già dalla notte di mercoledì, quando Movimento cinque stelle e Pd hanno votato insieme in commissione al Senato su alcuni passaggi della legge sulla responsabilità civile dei magistrati. Un ammiccamento che ha fatto da preludio al voto di giovedì per l'elezione della candidata Pd Silvana Sciarra alla Consulta e di Alessio Zaccaria, indicato dai grillini, al Csm, proprio mentre veniva ancora una volta bocciata la candidata di Berlusconi alla Corte costituzionale. Gli indizi insomma sembrano esserci tutti: il rapporto preferenziale tra il premier e il leader di Forza Italia sembra vivere la prima crisi dallo scorso gennaio. 

Una crisi che, anche se indirettamente, è stata confermata dallo stesso segretario Pd, uno dei due protagonisti del famoso "patto del Nazareno". Il primo indizio è arrivato giovedì sera all'assemblea annuale dell'Anci a Milano, dove Renzi è arrivato dopo le uova ricevute all'Alcatel di Vimercate. "Mi lanciano le uova? Sono pronto a fare le crepes" ha scherzato il premier, prima di diventare serio. Forse anche troppo. "Alle ultime elezioni il Pd ha preso il 41%: alcuni hanno detto vai alle elezioni, porta in Parlamento i tuoi amici e poi fai le riforme. Noi abbiamo fatto una scelta diversa, investire il capitale del 41%. Adesso ci giochiamo il tutto per tutto perché l’Italia si rimetta in moto". Un moto che, in pieno stile renziano, deve essere rapido e deciso. Senza aspettare nessuno. Tanto che quello che sembrava un patto indissolubile comincia a essere messo in dubbio. "Un’apertura a Forza Italia fammela fare - ha scherzato il presidente del Consiglio con un giornalista - già c’è il patto del Nazareno che scricchiola, almeno un’apertura fammela fare". E ancora: "Altro che se scricchiola...". 

Un momento di difficoltà nel rapporto tra Renzi e Berlusconi che sembra evidente, chiaro. E il secondo indizio, firmato ancora una volta dal premier, è arrivato in serata, davanti alle ottocento persone che hanno pagato mille euro per partecipare alla cena di autofinanziamento del Pd. In un "The Mall", locale trendy all'ombra dei grattacieli di Porta Nuova, Renzi ha promesso: "La settimana prossima incardiniamo il testo della legge elettorale in Senato. Se frena il patto del Nazareno, andiamo avanti da soli. Il patto del Nazareno - ha chiarito - non può essere fermato e rallentato perché qualcuno ha paura di mandare avanti le riforme. Se qualcuno pensa di fare il temporeggiatore noi diciamo che andiamo avanti anche da soli perché c'è un senso di urgenza sulle riforme". 

Numeri alla mano, però, andare avanti da soli per il Pd potrebbe non essere semplicissimo. E il Movimento cinque stelle, dopo l'accordo per l'elezioni dei membri di Consulta e Csm, è lì ad aspettare. Un nuovo patto del Nazareno, con protagonisti diversi, potrebbe non essere un'utopia. 

Incontro Renzi Berlusconi al Nazareno

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