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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso

Perché continua lo scontro Renzi-Report sul video dell'incontro all'autogrill

'Accordo' via Twitter tra l’ex premier e il conduttore della storica trasmissione di Rai Tre per parlare del suo incontro con Marco Mancini. Il senatore di Italia Viva rispedisce al mittente le insinuazioni di complottismo

Matteo Renzi sarà prossimamente a Report per dire la sua in merito allincontro con lo "007" Marco Mancini in un autogrill di Fiano Romano. Su Twitter il senatore di Italia Viva ha scritto di essere "a disposizione" per intervenire già stasera per "commentare i servizi sapientemente tagliati dalla redazione", per "metterci la faccia" e chiedere "par condicio a chi mi accusa con voce camuffata". Il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, ha replicato a stretto giro di posta sempre tramite Twitter di aver accolto "con piacere la disponibilità" di Renzi, per poi chiarire all'Adnkronos: "Ospiteremo volentieri il premier per fugare ogni dubbio e pensieri obliqui su presunti complotti che non esistono", mentre nella puntata di stasera "ci soffermeremo sul dossier falso alla base dell'interpellanza parlamentare annunciata da Iv in questi giorni su Report. Si tratta di una polpetta avvelenata, come dimostreremo, tesa a delegittimare il servizio pubblico e una trasmissione che ha una storia di 25 anni". Stasera interverranno la professoressa autrice del filmato all'autogrill e il padre, ma non si sa ancora se saranno a volto scoperto o meno.

Il video dell'incontro tra Renzi e Marco Mancini all'autogrill e l'inchiesta di Report

Il botta e risposta su Twitter tra Renzi e Ranucci è l'ultimo colpo di scena - in ordine di tempo - di una vicenda che da giorni sta tenendo banco. Tutto è nato con la diffusione una settimana fa sui canali social della storica trasmissione di Rai Tre dell'anticipazione del video di un incontro tra l’ex premier e un dirigente del Dis, il Dipartimento delle Informazioni per la sicurezza. Il video, mostrato poi in esclusiva da Report nel corso della trasmissione, è stato girato lo scorso 23 dicembre, quando "il tema dei servizi segreti è una delle questioni di attrito principali all'interno della maggioranza" e Mancini, secondo la trasmissione, "è da tempo in lizza per una nomina di peso all'interno degli apparati di intelligente". La biografia del dirigente, ricorda la trasmissione, "si intreccia infatti con alcune delle pagine più buie della storia recente italiana: il caso Abu Omar, l'imam egiziano rapito a Milano da agenti della Cia e torturato al Cairo perché sospettato di terrorismo, e lo scandalo Telecom Pirelli, che portò alla scoperta dell'esistenza di un dossieraggio di massa di imprenditori, magistrati, politici e giornalisti, operato all'interno dell'azienda all'epoca presieduta da Marco Tronchetti Provera. E di recente il suo nome è spuntato fuori anche nelle vicende che hanno riguardato Cecilia Marogna, la donna di fiducia del cardinale Angelo Becciu, a cui l'ex Sostituto della Segreteria di Stato aveva affidato il compito di costituire un servizio segreto parallelo in Vaticano".

Secondo l'ex premier, i due avrebbero dovuto effettivamente incontrarsi a Roma ma per puro caso - in seguito a una dimenticanza dello stesso Renzi - l’incontro si è svolto nella piazzola dell’autogrill. A riprenderlo, secondo Report, è stata una donna, che si sarebbe trovata lì per caso dopo un malore del padre e che lo ha poi inviato alla redazione del programma di Rai Tre. Dopo le anticipazioni della trasmissione, Renzi aveva risposto su Twitter: "Messaggio agli inconsolabili: il Governo Conte non è caduto per intrighi, complotti o incontri segreti (all’autogrill...). Semplicemente Draghi è meglio di Conte e l’Italia oggi è più credibile. Tutto qui, si chiama politica", mentre il deputato di Italia Viva Luciano Nobili ha presentato un'interrogazione al ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco su "una presunta fattura da 45 mila euro ad una società lussemburghese per confezionare un servizio contro Renzi", relativa a un precedente servizio della trasmissione. Ranucci aveva replicato affermando che "Report in 25 anni non ha mai pagato una fonte" e "non ha mai realizzato servizi 'contro'". 

Renzi all'attacco: "La versione di Report è piena di contraddizioni"

Nei giorni scorsi Matteo Renzi ha presentato una "denuncia/querela" contro ignoti sulla vicenda del video dell'autogrill, nella quale viene messa in discussione la ricostruzione ufficiale che parla di riprese effettuate da una donna, che avrebbe riconosciuto Renzi nella piazzola e avrebbe decido di firmarlo con lo smartphone. "È possibile che Matteo Renzi sia stato seguito e/o che qualcuno abbia violato la Costituzione e la legge intercettando e riprendendo in modo illegittimo un parlamentare della Repubblica", si legge nella denuncia. "La falsità del racconto non solo si può dedurre dalla singolarità delle dichiarazioni della donna che, fermatasi per una emergenza (il malore del padre) ha pensato bene di seguire un incontro tra persone che neppure conosceva filmandolo e scattando fotografie, il tutto asseritamente per oltre quaranta minuti (e con il padre accanto che stava male) ma anche dal fatto che l'attenta analisi del video e delle foto scattate rassegnano un punto di sosta dell'auto verosimilmente incompatibile con la ricostruzione data dalla testimone (l'auto si trovava infatti vicino ai due interlocutori ripresi e lontano dal bar dove la stessa dice di essere andata a prendere una camomilla)". Secondo la denuncia "le immagini mandate in onda da Report e il contraddittorio raccontato della sedicente autrice di tali riprese potrebbero rivelare dunque un fatto che costituisce una grave violazione dei diritti di Matteo Renzi e segnatamente della sua riservatezza, nonché libertà e segretezza delle conversazioni ed incontri".

Nella sua e-news, Renzi aveva replicato a Report sottolineando tra l'altro quelli che definisce i "molti punti oscuri" della vicenda, dalla presenza della donna nella piazzola alla sua decisione di girare il video riprendendo lui e Mancini, i frammenti di frasi che i due si sarebbero scambiati e alcune incongruenze. Concetto ribadito oggi in una intervista al Corriere della Sera. "La versione di Report è piena di contraddizioni", le parole dell'ex premier commentando la vicenda, che ha poi aggiunto: "Se sono con Mancini all'autogrill, all'aperto, significa che non ho paura di farmi vedere". Nell’intervista Renzi rispedisce al mittente le insinuazioni di complottismo, "la malattia di chi non si assume mai le proprie responsabilità", ribadendo che "aver tolto Conte per mettere Draghi è stato un servizio al Paese" e di aver "lavorato alla luce del sole perché pensavo che Draghi fosse meglio di Conte". Intanto domani alle 14:30 è in programma l'audizione al Copasir del direttore del Dis, Gennaro Vecchione, che riferirà tra l’altro anche sulla vicenda dell’incontro tra Marco Mancini e il leader di Italia Viva al centro della questione di Report. 

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