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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Caso Consip, Travaglio querela Renzi per diffamazione

Anche l'ex premier ha annunciato azioni legali contro il direttore del "Fatto quotidiano"

Il direttore del “Fatto quotidiano”, Marco Travaglio, annuncia che denuncerà l’ex premier Matteo Renzi per diffamazione dopo aver definito il suo giornale ieri sera a Otto e mezzo su La7 “Falso quotidiano”.

Durante la trasmissione anche Renzi ha annunciato azioni legali contro Travaglio per la vicenda Consip. "Dopo il caso Consip il tempo del buonismo è finito, è finita la parte di quello che sta buono e zitto. Io sono pronto a chiedere i danni. Andremo in tribunale e diremo le cose che dovremo dire", ha detto Matteo Renzi sulle intercettazioni falsificate sul padre Tiziano. "Marco Travaglio avrebbe potuto chiedere scusa per aver scritto cose false, ma lo farà in tribunale", ha ribadito l'ex presidente del Consiglio. Parlando a "Otto e mezzo", Renzi ha spiegato che "una volta al giorno anche Travaglio può dire una cosa giusta. Travaglio talvolta fa 'il Falso quotidiano' e io dei falsi non mi interesso. Deve chiedere scusa, lo farà in tribunale, il direttore del Fatto non deve scappare".

“Con grave sprezzo del ridicolo – scrive oggi Travaglio sul Fatto – il signor Matteo Renzi a Otto e mezzo tenta di spostare l’attenzione dalle indagini, che coinvolgono suo padre e vari suoi amici, sul Fatto Quotidiano, che ha l’unico torto di raccontarle. Con grave sprezzo della verità, il signor Renzi sostiene che mi sarei sottratto a un’udienza di conciliazione nella causa civile intentata da suo padre al Fatto Quotidiano e al sottoscritto per alcuni articoli che riferivano spiacevoli (per lui) verità: si trattava invece di un’udienza di comparizione delle parti, che richiedeva esclusivamente la presenza degli avvocati. Con grave sprezzo del diritto, infine, il signor Renzi dimostra una scarsissima conoscenza della giurisprudenza (in cui peraltro risulterebbe laureato), asserendo che io sarei ‘scappato’ dal Tribunale di Firenze. Si informi presso i suoi avvocati o si trovi qualcuno che capisca di leggi e scoprirà che nelle cause civili non è prevista la presenza dei denunciati, ma solo dei loro avvocati, trattandosi di processi che si celebrano in camera di consiglio sulla base di atti scritti”.

“Ho una lunga esperienza di cause civili – ricorda Travaglio – intentatemi da personaggi ben più preoccupanti di lui e del suo babbo, per esempio dal suo co-riformatore costituzionale Silvio Berlusconi, che a suo tempo ci provò più volte e uscì regolarmente sconfitto. Non ho avuto paura dei Berlusconi, dei Dell’Utri, dei Previti, figurarsi se mi spaventano le minacce di questo bulletto e della sua famigliola. Quando sarà denunciato da me e dal Fatto Quotidiano, da lui diffamato ieri come ‘Falso quotidiano’, non mi meraviglierò della sua assenza dal Tribunale né lo accuserò di ‘scappare’: preferirò credere che abbia finalmente deciso di mantenere la leggendaria promessa di ritirarsi a vita privata in caso di sconfitta al referendum costituzionale. Sconfitta che, casomai gli fosse sfuggita, si è verificata il 4 dicembre scorso”.
 

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