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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica Italia

Legge elettorale, countdown per la riforma (ma per i 5 stelle è un "colpo di Stato")

Il "rosatellum bis" prevede un mix di proporzionale e uninominale, scheda con istruzioni e tagliando anti-frode. Ma il Movimento 5 stelle grida allo scandalo: ecco perché

La riforma della legge elettorale, ribattezzata Rosatellum bis, prevede un sistema misto, dalla forte impronta proporzionale. E’ prevista una soglia di ingresso del 3%, per le coalizioni sale al 10%. Ma per Alessandro Di Battista, volto del Movimento 5 stelle il Rosatellum è un vero "colpo di Stato istituzionale". 

"Spero Mattarella non lo firmi, ricordi vizi Italicum - ha detto il deputato del movimento 5 stelle - ci accusano di essere inesperti ma le ultime due leggi elettorali erano incostituzionali: il Porcellum e l’Italicum, per me in nessun paese al mondo si fa la legge elettorale a due, tre mesi dalle elezioni che impedisce di fatto ai cittadini di eleggere due terzi del Parlamento che verranno scelti dai partiti. Noi ci opporremo in Aula e mi auguro che il presidente della Repubblica non lo firmerà. Si ricordi vizi dell’Italicum che lui aveva firmato. Di Maio ne ha parlato con il Capo dello Stato, ha sollevato a Mattarella i nostri dubbi e preoccupazioni”.

Ecco nel dettaglio cosa prevede il testo approvato dalla commissione Affari costituzionali della Camera, che da martedì passa all’esame dell’aula.

MIX PROPORZIONALE-UNINOMINALE.

Il 36% dei seggi viene assegnato con l’uninominale, il 64% con il proporzionale. 231 sono quindi i seggi alla Camera e 109 quelli al Senato assegnati in collegi uninominali, vince il candidato più votato. Il resto dei seggi viene assegnato con metodo proporzionale, nell’ambito di collegi plurinominali: i listini non possono contenere un numero di candidati inferiori a 2 e superiori a 4. Le circoscrizioni sono 20 per il Senato e 28 alla Camera. Viene assegnata al governo la delega per ridisegnare i collegi.

SOGLIE

Per accedere in Parlamento è fissata una soglia d’ingresso del 3%, sia al Senato che alla Camera. Soglia che per le coalizioni sale al 10% su base nazionale. I voti dei partiti in coalizione che abbiano raggiunto la soglia dell’1% vengono ripartiti alla stessa coalizione. Sotto la soglia dell’1%, invece, i voti vanno dispersi. È vietato il voto disgiunto.

ISTRUZIONI PER L’USO SULLA SCHEDA

All’elettore viene consegnata un’unica scheda, sia per il proporzionale che per il maggioritario. Una scheda è per la Camera e una per il Senato. Sul frontespizio ci saranno le istruzioni per l’uso: viene spiegato come si vota e come saranno distribuiti i voti.

SCHEDA ANTI-FRODE

Su ogni scheda ci sarà un tagliando removibile, dotato di codice alfanumerico progressivo, che verrà rimosso e conservato dall’ufficio elettorale prima che la scheda venga depositata nell’urna.

PLURICANDIDATURE

Le pluricandidature sono consentite fino a un massimo di 5 nei listini proporzionali, non sono consentite nei collegi.

NORMA SALVA-MDP

La commissione ha approvato alcuni emendamenti al Rosatellum bis che consentono anche a Mdp di non raccogliere le firme per presentare le liste alle prossime elezioni (avendo già un gruppo parlamentare) e un altro che consente ai nuovi partiti non presenti in Parlamento di dimezzare il numero delle firme necessarie da 1.500-2.000 a circa 750. In questo caso si tratta di una deroga valida solo per le prossime politiche. E lo stesso vale per un’altra norma: gli avvocati cassazionisti potranno autenticare le firme a sostegno delle liste elettorali.

QUOTA DI GENERE

Nei collegi uninominali e plurinominali nessuno dei due generi può essere rappresentato da più del 60% dei candidati

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