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Venerdì, 29 Marzo 2024
Polemica alla Camera

Draghi perde le staffe: "Governo non è nato per stare fermo, sul catasto vogliamo trasparenza"

Alta tensione, mugugni e scambio piccato di battute nel corso del question time alla Camera. A scaldare gli animi un intervento di Fdi sulla riforma del fisco. Il premier per la prima volta accantona il suo proverbiale autocontrollo

"Le sue parole mostrano l'equivoco profondo che siccome c'e' l'emergenza bisogna fermarsi, non bisogna fare altro, niente riforme, niente cambiamenti, sempre fermi. Questo non è, non è il motivo per cui è nato questo governo". Perde per un attimo il suo proverbiale autocontrollo il premier Mario Draghi, al question time alla Camera rispondendo a una interrogazione del capogruppo di Fdi Francesco Lollobrigida sul catasto.  

Dopo una lunga discussione sulle iniziative messe in campo per gestire le emergenze che scaturiscono dalla guerra in Ucraina, dai banchi dei Fdi arriva un piccato intervento sulla riforma del catasto, motivo di aspra contesa in Parlamento nelle ultime settimane. Draghi non si tira indietro. Anzi, per un attimo, accantona il tono estremamente misurato che lo ha sempre contraddistinto - dai tempi della Banca d'Italia e della Bce fino al suo ingresso a Palazzo Chigi - per una replica secca. 

"Voglio ribadire come l'intervento della legge delega non porti ad alcun incremento dell'imposizione fiscale sugli immobili regolarmente accatastati. Nessuno pagherà più tasse per questo. E devo dire che un po' di credibilità sul fatto di non far pagare tasse questo Governo se le è guadagnata dopo tutto". E ai deputati che rumoreggiano con espressioni di disapprovazione Draghi risponde: "Eeeehhh... eccome...".  

Rispondendo a Fdi, Draghi ricorda: "L'impianto del catasto è del 1939 ci sono state tante cose in mezzo, anche una seconda guerra mondiale. Gli estimi sono dell''89, sono passati quanti, 23 anni? No, 33 anni. Ma ormai è diventata una materia così emotiva che sbaglio anche io", ironizza. E ancora :"L'introduzione dell'Ici, dell'Imu, l'abolizione dell'Ici, l'introduzione della Tasi, sono state fatte sempre su valori inesistenti, che non hanno senso, valori di 33 anni fa: questa procedura di applicare un coefficiente fisso su valori che non hanno senso deve finire, vogliamo trasparenza", tuona Draghi.  Poi la seduta è sospesa, ma di certo non lo saranno le polemiche. 

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