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Giovedì, 28 Marzo 2024
Sanità

Sanità, il taglio degli esami "inutili" fa infuriare i medici

Secondo le misure previste dal governo saranno ben 208 le "prestazioni" che dovranno avere requisiti specifici: tra queste tac, risonanze e misurazione del colesterolo. I medici: "E' una pesante ingerenza che umilia le peculiarità della professione medica"

ROMA - "Appropriatezza" è la parola d'ordine del ministero della Salute che in nome della spending review ha individuato 208 prestazioni specialistiche - misurazione del colesterolo, tac, risonanze, inserimento di alcune protesi - che per essere a carico del Servizio Sanitario dovranno soddisfare requisiti specifici. 

LA LISTA DEL MINISTRO - La lista, contenuta in un apposito decreto, che per diventare definitivo dovrà passare al vaglio della Conferenza Stato-Regioni, è stata presentata ieri sera dal ministro Lorenzin ai sindacati medici che però dicono no, pur con qualche eccezione.

I camici bianchi puntano il dito sul fatto che l'intrusione della politica mette a rischio il ruolo del medico e sia i medici di famiglia che gli ospedalieri che i dirigenti minacciano di alzare il tono della protesta. 

LA REPLICA - E al ministro Lorenzin che assicura si tratti solo di togliere esami inutili per far spazio all'appropriatezza e ricorda che la lista è stata elaborata dalle società scientifiche e rivista dal Consiglio Superiore di Sanità, rispondono oggi i medici dirigentio Anaao Assomed:

Non è compito della politica definire i criteri dell'appropriatezza clinica, valore in cui pure ci riconosciamo, invadendo l'autonomia e la responsabilità dei Medici. Senza contare i veri e propri strafalcioni o gli esempi di inappropriatezza assunti a sistema presenti nella parte tecnica del decreto, che la dicono lunga sulle competenze e sull'attenzione riservate a materia delicata che attiene il diritto alla salute dei cittadini. 

COSA CAMBIA - Fra le 208 prestazioni riviste figurano esami di routine, come quelli per la misura del colesterolo o dei trigliceridi, ad esempio, che con le nuove regole potranno essere effettuati a carico del Servizio sanitario nazionale come "screening" negli over40 anni e nei soggetti con fattori di rischio cardiovascolare. Ma "in assenza di valori elevati, modifiche dello stile di vita o interventi terapeutici, l'esame è da ripetere a distanza di 5 anni". 

TAC E RISONANZE - Sotto la lente anche per tac e risonanze: la risonanza della colonna (cervicale, toracica, lombosacrale), ad esempio, sarà a carico del Servzio sanitario nazionale, a condizione che vi sia "dolore rachideo in assenza di coesistenti sindromi gravi di tipo neurologico o sistemico, resistente alla terapia, della durata di almeno 4 settimane. Traumi recenti e fratture da compressione. In caso di negatività l'esame non deve essere ripetuto prima di 12 mesi". 

RABBIA DEI MEDICI - Ma le specialità mediche toccate sono molte e le 208 prestazioni individuate spaziano fra medicina nucleare, odontoiatria, radiologia, prestazioni di laboratorio, dermatologia allergologica. Un elenco a parte riguarda i test genetici. Una "pesante ingerenza che umilia le peculiarità della professione medica", secondo Anaao Assomed che, sottolinea, "insieme alla legge di stabilità e ai tagli del Fondo sanitario nazioanel, al Decreto legge sulla responsabilità professionale, al contratto di lavoro e ai decreti delegati riguardanti il personale delle amministrazioni pubbliche, è tra le cause del malessere professionale che ha portato alla mobilitazione della categoria ormai in atto". 

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