ROMA - Fino a cinque insegnanti in più per ogni scuola da settembre. È uno dei provvedimenti del decreto "La buona scuola" al vaglio del governo di Matteo Renzi e che deve essere portato in Consiglio dei ministri venerdì 27 febbraio.

Nei progetti dell'esecutivo, anticipati dal quotidiano La Repubblica, c'è l'assunzione di 148 mila precari (scuola primaria, medie inferiori e superiori) che permetterà al ritorno delle compresenze degli insegnanti per due-tre ore alla settimana: i nomi di chi passerà 'di ruolo' saranno presi dalle graduatorie esistenti (la maggior parte arriverà dalle liste 'nazionali'). Per evitare la solita valanga di ricorsi di coloro che saranno esclusi per coprire i diciannovemila posti vacanti, invece, il governo potrebbe usare diversi criteri di scelta.

L'anzianità di servizio, per esempio: entra chi ha 35 mesi di supplenze; oppure si potrebbe prevedere un 'anno ponte' che poi potrebbe essere convertito in assunzione a tempo indeterminato. O ancora l'allestimento di un corso ad hoc da realizzare entro breve. Secondo gli addetti ai lavori, il decreto "La buona scuola" prevederà molte assunzioni soprattutto al Sud anche per contrastare la dispersione scolastica. "Stiamo chiudendo il pacchetto sulla scuola - ha fatto sapere il premier Matteo Renzi - può non essere il migliore del mondo, ma dobbiamo cambiare le cose, non storcere il naso".