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Martedì, 23 Aprile 2024
La riforma

Premi ai prof e precari assunti: così Renzi "rottama" la scuola

Via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge sulla scuola. Utilizzando le ormai consuete slide, il premier Matteo Renzi ha presentato la riforma, contro cui sono scesi in piazza gli studenti in diverse città italiane

ROMA - Rivoluzione nel mondo dell'istruzione con il via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge sulla scuola. Come ha spiegato Matteo Renzi, la riforma - contro cui ieri sono scesi in piazza migliaia di studenti in diverse città italiane - si articolerà in dieci punti.

Tra le misure principali restano gli scatti fondati sull’anzianità, ma viene inserita una cifra aggiuntiva sul merito pari a duecento milioni dal 2016. Le modalità su cui ciascuna scuola premierà i docenti saranno decise dal preside: "Ogni scuola vivrà la propria autonomia", ha detto il premier. Resta, ma solo in parte, la detrazione fiscale per coloro che manderanno i figli nelle scuole paritarie "fino alle medie, le secondarie di primo livello". E compare anche la 'chiamata diretta' degli insegnanti da parte dei presidi, che potranno scegliere gli insegnanti in un Albo. Per trasparenza, le scuole metteranno online i curricula dei professori e i bilanci delle scuole. "Grazie all'organico funzionale non ci saranno mai più classi pollaio - ha detto Renzi - ora la palla passa al Parlamento, è un testo realizzabile abbastanza rapidamente se l'Aula lavorerà con il senso dell'urgenza".

Per la Carta del professore "abbiamo deciso 500 euro per le spese culturali, ogni anno un professore potrà spendere 500 euro solo per spese di natura culturale, un libro per approfondire o andare a teatro". Inoltre con la riforma "non ci saranno più i supplenti" e centomila precari saranno assunti "alla fine del percorso, non all'inizio". Ma Renzi ha precisato: "Tutti coloro che sono nelle Gae (graduatorie a esaurimento) e i vincitori di concorso 2012 saranno assunti e dunque inseriti nell'organico funzionale ma gli idonei che stanno dentro le graduatorie di istituto no: loro dovranno fare un concorso". Vengono rafforzate le ore di storia dell'arte, musica, lingue ed educazione motoria.

PRECARI ASSUNTI - L'assunzione dei centomila precari (per la precisione 100.701, con un potenziamento del 9,8% del corpo insegnanti, come ha spiegato il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini) "viene - ha detto Renzi - alla fine di questo percorso, non è l'inizio di questo percorso. Questa è la foto della scuola che immaginiamo". "Abbiamo la necessità - ha aggiunto - di sanare una clamorosa ferita di venti anni di promesse non mantenute nei confronti del corpo docente, si è consentito agli insegnanti di acquisire il titolo abilitativo e poi non si è detto a costoro che potevano entrare in cattedra. Si è formata una generazione di insegnanti precari".

Studenti in piazza contro la Buona Scuola di Renzi

Renzi ha poi precisato: "Se sei dentro le graduatorie di esaurimento, hai acquisito un titolo per essere assunto, se sei dentro una graduatoria di istituto no, devi fare un concorso". Ma "tutto questo dipenderà da quando il parlamento licenzierà questa legge in modo definitivo". Il premier si è mostrato comunque sicuro che "il Parlamento riuscirà in un modo o nell'altro a dare il via libera alla riforma in tempo per il nuovo anno scolastico", ed ha lanciato un appello perché i tempi siano brevi, sottolinenando che il governo "ha fatto un grandissimo lavoro sulla scuola, il più importante fatto dal Cdm". Dalle assunzioni dei precari della scuola vengono esclusi, per ora, i 23mila insegnanti delle materne: "Fare questo tipo di assunzioni senza avere chiarito con i comuni la strategia sarebbe un controsenso. Manteniamo l'impegno ad assumere queste 23mila persone, ma le inseriamo dentro un ragionamento più ampio".

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