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Venerdì, 19 Aprile 2024
Quasi amici

Ristoranti aperti a cena, Bonaccini e Salvini in un insolito asse Lega-Pd

Prima aveva sparato a zero sul Partito Democratico e adesso il leader del Carroccio guarda compiaciuto alla proposta del presidente delle Regioni

“È ragionevole il discorso di Salvini quando dice di introdurre una maggiore flessibilità per alcune categorie, laddove i rischi sono minori. Ad esempio i ristoranti la sera, nelle città dove le cose vanno meglio”. Non sono parole di un alleato di Centrodestra, tutt’altro, sono frasi di Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, che scioglie, quanto meno nel centrosinistra, il tabù della riapertura dei ristoranti anche a cena. Lo fa intervenendo oggi al programma “L'aria che tira” su La7. Ospite della trasmissione, il democratico rilancia le idee che il leader della Lega aveva espresso proprio stamattina in un incontro con il Premier Mario Draghi.

Bonaccini rilancia

E così, mentre i ristoratori sperano che il nuovo e prossimo Dpcm del Governo dia il semaforo verde per la riapertura anche a cena di locali e ristoranti, la pressione da parte dei partiti si fa ancora più forte con l'inedito asse Pd-Lega. Bonaccini non fa passi indietro e anzi rilancia poche ore dopo anche attraverso i microfoni di Skytg24: "Ci sono zone del paese che stanno abbastanza bene, altre che invece sono diventate arancioni o rosse. Dobbiamo stare attenti all'evoluzione, ma dove le cose vanno bene bisogna valutare se alcune attività, come i cinema e i teatri, possono riaprire anche con una capienza ridotta”.

Il tweet di Salvini compiaciuto 

E Salvini, che in campagna elettorale aveva sparato a zero contro i democrat, ringrazia con un Tweet: “Fa piacere trovare consenso trasversale su una proposta di assoluto buonsenso, che salvaguardi sia il diritto alla salute che il diritto al lavoro.

Ora però, al netto del pressing dei partiti, sarà compito del Governo decidere se e come allentare le condizioni sempre più estreme del commercio in Italia. Infatti, come ha detto oggi il ministro Patuanelli, “il comitato tecnico scientifico del ministero della Salute sta lavorando ad un protocollo per consentire la ripartenza alla ristorazione”. Il motivo? Il prossimo 5 marzo scade l’ultimo Dpcm, quello varato dall’ex premier Giuseppe Conte e sarà l’attuale governo a riscrivere le regole di convivenza del paese. 

Ristoranti aperti? Come e dove

Sarà accolta la richiesta trasversale di apertura dei ristoranti per la cena? Se fosse, sarebbe a condizione del rispetto di protocolli rigidi sulle distanze. Tanto per cominciare, con l’ipotesi del servizio al tavolo che, per l’Anci, è preferibile rispetto all’asporto, visto invece come la causa degli assembramenti fuori dei locali. Ma soprattutto, prima di qualsiasi via libera, bisognerà valutare i numeri della pandemia perché, come gli stessi Bonaccini e Salvini hanno spiegato, non è pensabile aprire dove ci sono le Rianimazioni piene di pazienti Covid. Sarà sicuramente più facile vedere ristoranti aperti dove la soglia di occupazione dei posti letto sia sotto il livello di guardia e, stando al bolletino odierno, quella soglia è stata superata in Umbria, Abruzzo, Molise, Marche, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. 

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