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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Italia

Il Movimento 5 stelle ha perso sei milioni di voti (ecco dove sono finiti)

Solo meno della metà di chi aveva votato nel 2018 i 5 stelle ha confermato il proprio consenso. Salvini è riuscito a "fidelizzare" la quasi totalità dei suoi elettori e a sottrarre all'alleato di governo ben un voto su quattro

I risultati delle elezioni, come abbiamo visto, danno un chiaro vincitore: la Lega con Salvini al timone passa dal milione di voti del partito regionalista del 2014 ai 9 milioni di consensi spalmati in tutta Italia. Confermato anche il tend positivo per il Centrodestra: se la Lega ha vinto anche alle elezioni suppletive in Trentino eleggendo a Montecitorio Martina Loss e Mauro Sutto, si conferma l'enplein alle elezioni regionali anche in Piemonte dove Alberto Cirio, eurodeputato uscente di Forza Italia sostenuto da Lega e Fratelli d'Italia vince la sfida al Governatore uscente Sergio Chiamparino.

Il Partito Democratico regge nelle città, e se è impietoso il confronto con gli undici milioni di voti ottenuti nel 2014 sotto la direzione di Matteo Renzi, la neosegreteria conciliante di Nicola Zingaretti riesce a conservare i 6 milioni di voti raccolti nel 2018 aggregando i consensi fuoriusciti a sinistra dopo la scissione di Mdp. Risultato confermato anche dalle affermazioni nelle elezioni comunali: vittorie per il centrosinistra Nardella a Firenze, Giorgio Gori a Bergamo, Decaro a Bari. Il centrodestra conferma Romizi a Perugia.

Fatto salvo lo schiacciamento di un centro liberista, quello di +Europa, che finisce vittima della sua natura ondivaga, lo sconfitto di questa tornata elettorale è senza ombra di dubbio il Movimento 5 stelle di Luigi Di Maio. E se tra i pentastellati è già iniziato il fuoco amico contro il "capopolitico e vicepremier e due volte ministro", fa scalpore l'emorragia di consensi che ha colpito il Movimento che perde anche la guida dei Comuni di Livorno e Civitavecchia.

Se il comportamento dei delusi dal Movimento 5 stelle aveva in passato ampliato il partito dell’astensione, l’avvenimento più rilevante di questa tornata elettorale è il riversamento dei voti pentastellati verso la Lega.

Un anno di governo gialloverde che ricordiamo ha prodotto -tra le altre cose- una stretta sui migranti, la sperimentazione del pensionamento anticipato con quota 100 e l'introduzione del Reddito di Cittadinanza, ha dato l’accesso alla Lega a un enorme bacino di nuovi elettori grazie ad una vera e propria campagna elettorale permanente capace di dettare l’agenda mediatica e di governo.

Risultato elezioni: i flussi di voti

salvini zingaretti di maio ansa-3

Interessante notare i flussi elettorali come evidenziano i primi dati di Youtrend e Swg.

Come rilevato dai sondaggi pubblicati da Youtrend per Skytg24 il Movimento 5 Stelle è arretrato pesantemente perdendo poco meno di 6 milioni di voti.

Se infatti Salvini è riuscito a "fidelizzare" la quasi totalità degli elettori (90%) che gli avevano accordato la fiducia alle ultime elezioni politiche del 4 Marzo 2018, il leader della Lega è riuscito anche a sottrarre all'alleato di governo ben un elettore su quattro: 26,4% degli italiani che avevano votato nel 2018 il Movimento 5 Stelle si è spostato sulle posizioni della Lega.

Non solo: il colpo ferale al Movimento 5 Stelle arriva dalla disaffezione del suo elettorato: solo meno della metà di chi aveva votato nel 2018 i 5 stelle ha confermato il proprio consenso: un elettore su 10 si è spostato sul Partito Democratico, mentre il 17% ha deciso di rimanere a casa.

Ultima nota per Fratelli d'Italia: Giorgia Meloni è stata capace in una tornata elettorale carattarizzata da un elevato astensionismo, di mobilitare i propri elettori e conquistarne anche da Forza Italia. Lo stesso può dirsi del Partito Democratico di Nicola Zingaretti che ha portato alle urne i suoi elettori, conquistato parte dei delusi pentastellati e fagocitato anche i voti degli "esuli" bersaniani di Mdp. 

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Da Forza Italia e La Sinistra i risultati più deludenti: se Silvio Berlusconi non è riuscito a mobilitare l'elettorato moderato nonostante una campagna elettorale dal finale mediaticamente eccellente, i leader della "sinistra sinistra" Fratoianni & Ferrero raccolgono, insieme, meno di 30mila preferenze. 

Interessanti anche i dati dell'istituto demoscopico Swg che fotografano anche l'identikit degli elettori.

Elezioni europee 2019, i flussi di voto

Dai sondaggi risulta come il bacino elettorale della Lega si sia allargato attingendo ad elettori che nel 2018 avevano votato 5 stelle (17%) o non avevano votato (14%). Salvini pesca anche dal bacino di Forza Italia, molto meno da quello di Giorgia Meloni, quasi o nulla dal Pd. 

Nell'analisi territoriale spiccano il raddoppio dai voti al Centro (exploit in Umbria), e il passaggio dal 6% ad oltre il 20% a Sud e Isole.

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Di pari passo alla "discesa al Meridione" della Lega è il 5 stelle a ritirarsi dalle sue roccaforti: pur confermandosi primo partito in Sicilia, Campania, Basilicata e in molte province di Puglia e Calabria, nella circoscrizione Sud il partito di Di Maio perde quasi un milioni e 800 mila voti.E il Pd? L'arroccamento del Partito Democratico spicca nei quartieri centrali della maggiori città d'Italia, ma i "dem" lasciano le periferie alla Lega.

Boom della Lega a Roma: Salvini scippa le periferie a M5s e Pd

Se a livello provinciale il Pd tiene a Firenze e Bologna, il neosegretario Zingaretti vede erodersi una ventina di migliaia di voti in quasi tutte le circoscrizioni, segno positivo solo al Nord Est (+22mila voti) dove Carlo Calenda è capace di realizzare ben 275mila preferenze.

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I 'dem' ormai da tempo vedono accrescere il distacco con il mondo operaio dove quasi la metà vota Lega. Professionisti delusi invece dal Movimento 5 stelle, in molti vedono ora nella flat tax della Lega una risposta alla richiesta di una riduzione del peso del cuneo fiscale.

voto operai professionisti-2

Ma il reddito di cittadinanza è stata una cambiale elettorale? Affermazione discutibile visti i risultati. L'operazione sussidio -complici anche gli importi tutt'altro che confacenti alle aspettative - non ha portato voti al Movimento 5 stelle, principale artefice della nuova misura introdotta a Gennaio: anche tra i redditi medio-bassi si assiste al boom della Lega a danno del M5S.

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Man bassa di voti della Lega anche tra il ceto medio con Forza Italia in calo del 7%: Berlusconi sembra aver perso la sua capacità di calamitare i voti dei moderati.

Un dato chiaro viene anche dal voto dei giovani: il Movimento 5 stelle non piace, mentre cresce l'attrattività della Lega, complice anche la capacità di Salvini di andare a scovare i millennials usando i social network.

Infine la Lega ha ridisegnato anche l'identità del centrodestra inglobando posizioni plurali e meno estreme. Di contro il Pd vira decisamente a sinistra, complice una campagna elettorale militante centrata sui valori dell'antifascimo.

E il Movimento 5 stelle? Svuotato dell'anima di destra ormai fluita nella Lega, il corpo elettorale pentastellato si suddivide sempre più tra il centrosinistra e i "non collocati". Insomma, un partito in cerca d'autore.

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