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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Elezioni comunali, "Movimento 5 sberle": fuori dai ballottaggi nelle grandi città

A Genova, L'Aquila, Padova, Verona, Monza e Lecce ballottaggi centrosinistra-centrodestra, a Parma Pizzarotti-centrosinistra. A Palermo la legge elettorale siciliana consente a Orlando di essere rieletto superando il 40%. Fuori dai testa a testa i candidati grillini

Genova, Parma, Padova, Palermo, Verona. Il Movimento 5 stelle resta fuori dai testa a testa nelle cinque principali città al voto, dove al ballottaggio si è tornati al "classico" scontro centrodestra-centrosinistra.

Bene dunque centrodestra e centrosinistra, male il M5s nelle elezioni amministrative di ieri, con Beppe Grillo sconfitto in casa. Nella sua Genova saranno infatti i due candidati di centrodestra e centrosinistra, Marco Bucci e Gianni Crivello, a contendersi la fascia di sindaco al ballottaggio del 25 giugno. Nella tradizionale roccaforte rossa, dove si è registrato il record negativo di affluenza con appena il 48,39% degli elettori alle urne, il 7% in meno delle ultime amministrative, Marco Bucci, sostenuto da un’ampia coalizione di centrodestra che comprende Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Liguria Popolare e Direzione Italia, ha conquistato il 38,7% dei voti, superando a sorpresa di oltre 5 punti percentuali Gianni Crivello, candidato del centrosinistra, che ha ottenuto il 33,4% delle preferenze. E’ rimasto invece fuori dal ballottaggio, forse anche a causa delle divisioni interne scoppiate dopo il caso Cassimatis, il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Luca Pirondini, che si è classificato terzo con il 18% dei voti. Al quarto posto con il 4,9% delle preferenze l’ex capogruppo grillino in Comune, Paolo Putti, che correva con una lista civica appoggiata anche da Sinistra Italiana, Possibile e Rifondazione Comunista.

Anche a Padova sarà ballottaggio tra il centrodestra del sindaco uscente, Massimo Bitonci al 40,1% (Bitonci Sindaco, Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Direzione Italia, Prima Padova, Veneto Libertà e Movimento del Buonsenso), e il centro-sinistra guidato dall’ex presidente del Calcio Padova, Sergio Giordani (Giordani Sindaco, Pd, Area Civica, Padova E’, Padova Bene Comune e Socialisti Europei-La Sinistra per Giordani), che ha raggiunto il 29,5%. Il vero exploit è quello di Arturo Lorenzoni, che con la sua Coalizione civica raggiunge il 22,3 %, mentre il Movimento 5 Stelle con Simone Borile si ferma a un modesto 5,4%.

Elezioni comunali, un test per tutti i partiti (Ansa)

A Palermo Leoluca Orlando vede profilarsi già all’orizzonte del primo turno il suo quinto mandato da sindaco. Sin dai primissimi minuti successivi alla chiusura delle urne, gli exit-poll hanno dato in testa il Professore con una forbice di preferenze già ben al di sopra del 40%, soglia minima per imporsi al primo turno. Exit-poll confortati dalle proiezioni con i risultati delle prime sezioni scrutinate. Alle 4 della notte scorsa, infatti, dopo lo scrutinio di 41 seggi su 600, Orlando era in testa con il 44,2% di preferenze e un vantaggio di 10 punti percentuali sul rivale ormai storico, Fabrizio Ferrandelli, che per la seconda volta tentava la corsa contro Orlando a Palazzo delle Aquile.

A Verona, a poche sezioni da scrutinare (260 su 268), il dato certo è che sarà Federico Sboarina, candidato sostenuto da Civica Sboarina Battiti-Vr Domani, Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Pensionati, Verona Più Sicura, Indipendenza Veneto, ad andare al ballottaggio il prossimo 25 giugno. L’avvocato 46enne è in vantaggio col 29,5% delle preferenze. Mentre, al momento, il testa a testa è tra Patrizia Bisinella, compagna dell’ex sindaco uscente Tosi sostenuta da Lista Tosi, Lista Bisinella Ama Verona, Fare!, Verona Si Muove, Pensionati Veneti, La Voce della Gente, Csu Veneta-Movimento Nuova Repubblica, e la candidata del Partito Democratico Orietta Salemi, rispettivamente al 23,5% e 22,5%. Separate da un risicato 1%, anche se ormai sembra prevalere Bisinella. Appare, quindi, pressoché probabile che la sfida al secondo turno sarà tutta nel centrodestra tra ex tosiani e tosiani che si fronteggeranno. Resta da capire, se potrà esserci l’aiuto del Pd per conquistare la poltrona di Palazzo Barbieri, un’alleanza al femminile che potrebbe scalzare il vantaggio di Sboarina. Il dato evidente resta quello dell’affluenza al voto che, per quanto riguarda Verona, vede un partito dell’astensionismo affermarsi col 40% degli aventi diritto che non si è recato alle urne.

A Parma, il sindaco uscente Federico Pizzarotti, ex pentastellato alla guida di una lista civica, dovrà ricorrere al ballottaggio per cercare la conferma. Pizzarotti ha ottenuto il 34,7% dei consensi e se la vedrà col candidato del centrosinistra Paolo Scarpa fermo al 32,7%. Il candidato grillino, Daniele Ghirarduzzi, ha ottenuto solo il 3,48%.
 

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