Il sì al referendum taglia Senatori e Deputati, Di Maio: "Ora gli abbassiamo gli stipendi"
Le urne confermano il taglio dei Parlamentari mentre M5s e Pd si intestano una vittoria che permetterà una serena navigazione al governo Conte
Vince il sì al referendum per il taglio dei parlamentari con il 69,64% dei voti, mentre il no si ferma al 30,36%. Si tratta di un referendum confermativo, quindi non è previsto il raggiungimento di un quorum per essere valido. L'affluenza definitiva al voto per il referendum costituzionale è stata del 53,84% alla chiusura dei seggi.
In base ai dati del Viminale sono stati chiamati alle urne per il referendum confermativo della riforma sul taglio dei parlamentari 46.415.806 elettori, in un totale di 61.622 sezioni. Gli elettori residenti all’estero, che votano per corrispondenza, sono 4.537.308.
Luigi Di Maio del Movimento 5 stelle lo ha definito un "risultato storico". Per Nicola Zingaretti, segretario del Pd, ora "si apre una stagione di riforme".
Referendum, il sì vola: le reazioni politiche
"Torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno. È la politica che dà un segnale ai cittadini. Senza il Movimento 5 stelle tutto questo non sarebbe mai successo", ha detto Di Maio. "Visto che c'è convergenza su questo aspetto voglio rivolgere un invito sia al fronte dei sì che al fronte del no: riduciamo anche gli stipendi dei parlamentari", ha affermato Di Maio. "In questa cornice il prossimo step dovrà essre l'approvazione di una legge elettorale proporzionale", ha spiegato.
"Le proiezioni ci danno un risultato che si può definire storico e straordinario", ha commentato Vito Crimi, capo politico del M5s. "Grazie a chi è andato a votare in un periodo di covid, con la paura di recarsi in luoghi pubblici. Gli italiani si sono alzati per un dire si convinto alla riforma", ha aggiunto Crimi. "È la dimostrazione che il M5s per l'ennesima volta ha interpretato l'interesse dei cittadini e che siamo il motore trainante di questa legislatura. Dal 2013 si fa il canto funebre del M5s, invece siamo qui a dimostrare che siamo il motore del cambiamento. Grazie anche a Di Maio, il mio predecessore, per aver creduto in questa riforma".
"Siamo molto soddisfatti del risultato del referendum che è la conferma che il Pd è la vera forza di cambiamento e garante di un percorso di innovazione delle istituzioni. Lo dico perché con la vittoria del sì si apre la stagione delle riforme e noi faremo di tutto perché sia così", ha commentato Nicola Zingaretti, segretario del Pd, commentando i risultati del referendum per il taglio dei parlamentari della sede del partito al Nazareno. "Il no avrebbe bloccato la speranza di cambiare le istituzioni ma faremo di tutto per rappresentare le istanze di tante persone che hanno votato no, perché le sentiamo nostre".
"Un terzo del paese ha coraggiosamente detto no a una riforma populista e antipolitica. Solo un mese fa nessuno avrebbe scommesso su questo risultato, con questa affluenza. Certo, resta una sconfitta. Ma una di quelle su cui si puo' costruire. Sono orgoglioso di aver fatto questa battaglia insieme a voi", ha scritto su Facebook Matteo Orfini, parlamentare del Partito Democratico.
"Quando il popolo vota la democrazia trionfa. Contenti e soddisfatti per il risultato del Referendum. Abbiamo sempre sostenuto coerentemente sia alla Camera che al Senato la riduzione del numero dei parlamentari. La maggioranza degli italiani ha detto Sì. Grazie anche alla Lega l'Italia cambia pagina", ha commentato il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo.
Referendum, exit poll, proiezioni e risultati
Di proiezione in proiezione cresce il vantaggio del sì. In quella delle 16:34 di Consorzio Opinio per la Rai: sì al 68,1%, no al 31,9%.
Nella terza proiezione Rai delle 16:09, il sì sale ancora al 67,8%, con il no al 32,2 (copertura campione al 19%).
Nella seconda proiezione Rai delle 15.55, su un campione del 9%, il sì vince con il 66,7%, con il no al 33,3%.
Alle 15.43 la prima proiezione conferma il vantaggio del sì con il 65,6%, mentre il no è al 43,4% (copertura del campione al 5%).
Secondo l'exit poll delle 15.31 di Consorzio Opinio per Rai si conferma il vantaggio del sì: 62,0-66,0. Il no rimane al 34,0-38,0.
L'exit poll delle 15 di Consorzio Opinio per Rai dava già il sì è in netto vantaggio sul no. Queste le proporzioni: sì 60-64%, no 36-40%.
Referendum, sì o no
Questo il quesito del referendum: " Approvate il testo della legge costituzionale concernente «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?". Con la vittoria del sì il numero dei parlamentari eletti passeranno da 630 a 400 alla Camera e da 315 a 200 al Senato. Con la vittoria del no invece i parlamentari sarebbero rimasti 945.
Gli elettori sono stati chiamati a confermare o bocciare la riforma degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione italiana, modifica approvata dal Parlamento l’anno scorso che prevede il taglio dei parlamentari, riducendo l’attuale numero da 945 a 600, per un totale di 400 deputati (ad oggi sono 630) e di 200 senatori (al momento sono 315), mantenendo i senatori a vita (ma riducendone il numero, al massimo 5 in totale).