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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Italia

Rousseau boccia la "linea Di Maio": ci sarà un candidato M5s alle urne in Emilia e in Calabria

Niente pausa elettorale, il voto sulla piattaforma Rousseau vincola il Movimento a presentare le lista 5 stelle alle prossime elezioni in Emilia Romagna e Calabria. Polemiche per il "quesito fuorviante", ma i sì alla pausa elettorale caldeggiata dal capo politico si fermano al 29%

Gli attivisti del Movimento hanno votato in massa (70%) per la presentazione delle liste M5s elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria.  I risultati del voto su Rousseau sanciscono la sconfitta della linea promossa dal capo politico del Moviemento 5 stelle Luigi di Maio che aveva parlato della necessità di una pausa elettorale.

Risultati voto Rousseau sulle elezioni regionali

Nello specifico, sono state espresse 27.273 preferenze su un totale di 125.018 aventi diritto al voto: solo 8.025 sono stati i contrari alla presentazione delle liste nelle due regioni prossime al voto, mentre ben 19.248 iscritti si sono detti favorevoli alla corsa.

"Il Movimento 5 stelle deve osservare una pausa elettorale fino a marzo per preparare gli Stati Generali evitando di partecipare alle elezioni di gennaio in Emilia-Romagna e Calabria?"

Sì: 8.025 (29,4%) No: 19.248 (70,6%)

Il capo politico pentastellato Luigi Di Maio mastica amaro ma è costretto a prendere atto del voto degli attivisti che è vincolante.

"Era necessario fare questo voto perché in tanti, anche persone che hanno fatto la storia del MoVimento, mi hanno espresso i loro dubbi sulla partecipazione al voto in questo momento storico - scrive Luigi Di Maio su Facebook - Per questo abbiamo deciso, anche con Beppe, di lasciare questa decisione a tutti gli iscritti, che ci hanno dato un mandato chiaro e fortissimo".

Dobbiamo partecipare alle elezioni regionali con tutte le nostre forze. Ed è quello che faremo". 

Elezioni regionali: candidato M5s alle urne in Emilia e Calabria

Di Maio ha annunciato che il Movimento 5 stelle si presenterà con una propria lista e un proprio candidato alle elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria. 

"Questo risultato ci ricorda anche che M5s è una terza via, un'alternativa ai due poli - spiega Di Maio incalzato dai giornalisti - Non può essere in questo momento nient'altro che un'alternativa alla destra e alla sinistra".

"Io personalmente - ha ammesso - ho detto che per fare gli stati generali a marzo serve un po' di tempo, e quindi non eravamo in grado di presentarci in Calabria e Emilia Romagna. Ma evidentemente gli iscritti non avevano questa urgenza, ci presentiamo alle regionali e si va avanti".

Per Di Maio si apre tuttavia un momento di confronto politico. La bocciatura della "linea Di Maio" è sonora. Molti dei maggiorenti del Movimento si erano espressi nel pomeriggio contro la "pausa elettorale" accusando altresì di aver posto in maniera fuorviante il quesito. 

Tra questi anche l'ex ministro Danilo Toninelli che alla chiusura delle urne aveva declamato su Facebook l'esigenza di una doverosa e urgente rivoluzione interna: "Ho votato per dire stop ai troppi ragionamenti strategici che ci hanno portato a soffrire di ansia da consenso. Quel maledetto consenso che da quando rincorriamo stiamo perdendo". 

Di Maio è incalzato anche del segretario della Lega Matteo Salvini che annuncia: "Le porte della Lega sono aperte a chi vuole davvero il cambiamento. I militanti 5Stelle hanno sfiduciato Di Maio e Grillo, e con loro il governo contro natura col PD".

++ in aggiornamento ++

Elezioni regionali, Di Maio chiedeva una "pausa elettorale"

Il voto sulla piattaforma Rousseau sulla linea da tenere alle prossime regionali sarà "vincolante" ma il capo politico Luigi Di Maio ha espresso la propria opinione in merito dicendosi convinto che sarebbe opportuna una pausa dalle campagne elettorali per riorganizzare il Movimento. Il leader M5s lo ha detto rispondendo durante una conferenza stampa.

"Oggi si esprimeranno 100mila iscritti, chiamati a decidere su una cosa molto semplice: abbiamo bisogno di un po' di tempo per rigenerare obiettivi, organizzazione, identità. Ma se siamo impegnati in una campagna elettorale ogni de mesi, questo è impossibile. Se vogliamo fare stati generali veri abbiamo bisogno di un po' di tempo".

Di Maio ha parlato dell'esigenza di una nuova "carta dei valori" ma anche della necessità di "definire obiettivi" e di una nuova organizzazione per "risolvere un po' di problemi all'interno del Movimento".

"Gli errori più grandi li ho fatti quando ho preso le decisioni da solo - ha detto Di Maio su La7 durante "l'aria che tira" la trasmissione di Myrta Merlino - Con molta umiltà credo che le decisioni importanti vadano prese con gli iscritti". Per questo "le decisioni importanti le prendiamo io e Grillo", ha poi voluto chiarire, confermando di aver sentito telefonicamente il garante pentastellato prima di indire il voto su Rousseau.

Ma il voto che non manca di suscitare molti malumori soprattutto per il modo in cui è stato posto il quesito su Rousseau.

quesito rousseau-2

Molti sono gli esponenti anche di spicco del Movimento che giudicano il modo in cui è stato posto il quesito "forviante" accusando il sistema di indirizzare il voto in maniera palese.

"Votando SI, l’iscritto sceglie di effettuare la pausa elettorale non partecipando alle suddette elezioni. Votando NO, l’iscritto sceglie di non effettuare la pausa elettorale partecipando alle elezioni.

In sostanza chi vota sì dice di non voler partecipare alle elezioni, chi vota no dice di volervi partecipare.

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