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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Roma, Colosseo chiuso per "assemblea sindacale": esplode la polemica

Apertura posticipata anche per Foro Romano e Palatino, delle Terme di Diocleziano e di Ostia Antica. La reazione di Franceschini: "Inserire anche i musei e i luoghi della cultura aperti al pubblico tra i servizi pubblici essenziali". Caos e file tra i turisti

ROMA - Colosseo chiuso per assemblea sindacale. Mattinata amara per numerosi turisti in visita nella Capitale che, per la mobilitazione sindacale, hanno trovato sbarrati i cancelli non solo dell'Anfiteatro ma anche del Foro Romano e Palatino, delle Terme di Diocleziano e di Ostia Antica. I siti sono rimasti chiusi per permettere ai dipendenti di partecipare all'assemblea indetta dai sindacati. 

LA PROTESTA - Al centro della protesta, che era già stata messa in atto anche nei mesi scorsi, la questione della "carenza di personale" e "questioni salariali". La notizia dell'apertura ritardata era già stata annunciata nei giorni scorsi. Nonostante questo i turisti si sono presentati comunque puntuali davanti ai cancelli dei monumenti non senza creare code.

Colosseo chiuso per assemblea sindacale

LA POLEMICA - Dura la reazione del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini.

La misura è colma. Ora basta. Proprio nel momento in cui la tutela e la valorizzazione dei beni culturali sono tornate dopo anni al centro dell'azione di governo, proprio mentre i dati del turismo sono tornati straordinariamente positivi, proprio mentre Expo e Giubileo portano ancora di più l'attenzione del mondo sull'Italia, proprio mentre io sono come ministro impegnato nelle discussioni preparatorie per la legge di stabilità a cercare di portare più risorse per la cultura e per il personale del ministero, una nuova assemblea sindacale, questa volta al Colosseo a ai più importanti siti archeologici di Roma, fa restare turisti in fila davanti agli occhi di tutto il mondo

"CAMBIARE LA LEGGE" - "Il buonsenso nell'applicare regole e nell'esercitare diritti evidentemente non basta più per evitare danni al proprio Paese". Poi l'annuncio di una contromisura: "Per questo abbiamo concordato questa mattina con il presidente Renzi che al Consiglio dei ministri di questo pomeriggio proporrò una modifica legislativa che consenta di inserire anche i musei e i luoghi della cultura aperti al pubblico tra i servizi pubblici essenziali".

"SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI" - Sulla vicenda è intervenuto anche Roberto Alesse, presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi, che ha spiegato che la chiusura ai visitatori dei principali siti archeologici della Capitale questa mattina, "motivata da un'assemblea sindacale (peraltro regolarmente convocata), porta, ancora una volta, alla ribalta l'urgenza di ricomprendere la fruizione dei beni culturali tra i servizi pubblici essenziali. Proprio ieri è iniziata in Senato la discussione dei disegni di legge di modifica alla legge sul diritto di sciopero, sollecitata dallo stesso Governo, ed è mio auspicio che, in quella sede, si ragioni con rigore e serietà anche di questo tema". Secondo il Garante, "lasciare la fruizione del nostro patrimonio culturale fuori dai servizi pubblici vuol dire continuare a dare una pessima immagine del Paese ai cittadini e ai milioni di turisti che quotidianamente scelgono di vistare le nostre città".

LA REPLICA DEI SINDACATI - E' stata un'assemblea "perfettamente legittima" quella convocata per oggi dalle Rsu della Soprintendenza Archeologica di Roma "per discutere delle gravi questioni e dei gravi disagi vissuti dai lavoratori in ordine alle problematiche che sono state poste all'ordine del giorno". Quanto alle polemiche scoppiate in occasione della prevista chiusura mattutina del Colosseo e di altri monumenti della zona archeologica romana, "sono un attacco strumentale ai diritti dei lavoratori". E' questa la posizione espressa in una nota congiunta da Claudio Meloni, Giuliana Guidoni e Enzo Feliciani, rispettivamente segretari della Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Pa.

L'ASSEMBLEA - L'assemblea, "proprio per ridurre al minimo i disagi dei visitatori", è stata calendarizzata ad inizio turno, ha comportato la chiusura per due ore e mezza al pubblico e alle 11 i cancelli sono stati regolarmente riaperti, proseguono i sindacati ricordando che "peraltro iniziative analoghe avvengono in tutti i paesi d'Europa, citiamo il caso dei lavoratori della National Gallery di Londra, in mobilitazione da diversi mesi contro la privatizzazione dei servizi, o i lavoratori della Tour Eiffel a Parigi, che l'anno scorso hanno chiuso per ben tre giorni il monumento più visitato di Francia senza che a nessuno degli esponenti politici o dei media di questi paesi sia venuto in mente di mettere in discussione i diritti fondamentali dei lavoratori".

RENZI: DECRETO LEGGE - "Non lasceremo la cultura ostaggio di quei sindacalisti contro l'Italia. Oggi decreto legge". Lo scrive il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, su Twitter, commentando l'assemblea sindacale che ha causato la chiusura per tre ore del Colosseo e dei Fori imperiali questa mattina a Roma.

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