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Martedì, 16 Aprile 2024
MANIFESTAZIONI / Roma

Roma, manifestazione Cgil: "Pronti allo sciopero generale"

In migliaia in piazza contro Renzi e il Jobs Act. Camusso si dice pronta a continuare la mobilitazione. Landini: "Verso lo sciopero generale e oltre". Civati: "Politiche governo sono sbagliate"

ROMA - Tantissime persone in piazza per la manifestazione nazionale della Cgil indetta per contrastare il Jobs act e per chiedere al Governo politiche per il lavoro e la crescita. Due cortei, uno partito da piazza della Repubblica e l'altro da piazzale Ostiense, quindi la "piazza comune", in quel di San Giovanni.

Il corteo di piazza della Repubblica è partito con ben quaranta minuti di anticipo per la grande affluenza di manifestanti. Una soddisfatta Susanna Camusso ha detto che "quando c'è tanta gente bisogna partire prima". Giovani e anziani stanno protestando, con slogan coloriti, ma mai sopra le righe, contro le politiche del Governo Renzi. Al premier, che ha affermato che il suo programma di riforme non sarà influenzato dalla piazza, i manifestanti assicurano che quella di oggi non sarà un'iniziativa isolata. 

Roma, 25 ottobre: Cgil in piazza

CAMUSSO - La mobilitazione proseguirà "con tutte le forme necessarie", come ha riferito il segretario generale della Cgil. "E' una manifestazione grande, colorata, bella, con tanta gente e piena di giovani che chiedono lavoro. In piazza c'è il popolo che chiede lavoro". E' una Susanna Camusso soddisfatta per la manifestazione nazionale organizzata per contrastare il Jobs act e chiedere al governo politiche per la crescita e l'occupazione. Giungendo alla testa di uno dei due cortei a piazza della Repubblica (l'altro è partito da piazzale Ostiense), il segretario generale della Cgil ha detto che "la piazza vuole lavoro, giustizia fiscale, diritto allo studio ed estensione dei diritti. C'è tanta gente che arriva da tutta Italia. Noi chiediamo - ha concluso - di estendere i diritti a chi non li ha, tassare le grandi rendite finanziarie e cambiare la delega sul lavoro". La Cgil non si fermerà alla manifestazione di questa mattina a Roma, ha sottolineato il leader del sindacato. "Continueremo la nostra iniziativa con tutte le forme necessarie", ha detto a chi le chiedeva se dopo questa manifestazione la Cgil metterà in campo lo sciopero generale. E al premier Matteo Renzi, che ha affermato che il governo andrà in ogni caso avanti con le sue riforme, Camusso ha così replicato: "Continueremo la nostra azione".

LEOPOLDA O SAN GIOVANNI: E' SCONTRO NEL PD

LANDINI - "Il Governo deve sapere che non ci fermiano. Da qui andremo anche allo sciopero generale, se serve, e anche oltre lo sciopero generale". Cosi il leader della Fiom, Maurizio Landini, alla manifestazione nazionale della Cgil. "E' solo l'inizio - ha detto - noi indichiamo una strada e un cambiamento. La giornata di oggi parla a tutto il Paese e dice che chi lavora e chi ha bisogno di lavorare non è d'accordo con le politiche di questo Governo. Mi sembra una manifestazione bellissima, enorme che dimostra che il Governo non ha il consenso del Paese e deve fare i conti con le nostre proposte, deve fare l'accordo con la parte sana del Paese e non con Confindustria".

CIVATI - "Chi manifesta oggi non lo fa contro il governo, ma contro politiche che sono sbagliate". Lo dice Pippo Civati, ai microfoni di RaiNews24 durante la manifestazione della Cgil. "Il problema vero - spiega Civati - è capire se un premier di centrosinistra abolisce l'articolo 18 come voleva fare Berlusconi, se il demansionamento è un problema solo per me, se il controllo a distanza o il precariato di Poletti sono un problema o se sbaglio io".

BOTTA E RISPOSTA TRA LEOPOLDA E SAN GIOVANNI -  "Siamo tutti nella stessa barca motivo per cui fare lo sciopero è contro il nostro interesse di italiani. O vai avanti o vai indietro": queste le parole del finanziere Davide Serra, animatore di uno dei tavoli di lavoro alla quinta edizione della Leopolda mentre in contemporanea Susanna Camusso dalla piazza della Cgil rilanciava l'idea dello sciopero generale. "Lo sciopero non crea occupazione" ha concluso Serra. Immediata la risposta della leader del sindacato dalla piazza: "Al presidente del Consiglio, che usa toni non rispettosi per questa piazza, dico che alla Leopolda parla il finanziere Serra, che si permette di dire che bisogna intervenire sul diritto di sciopero perché è un costo. Senza il lavoro non si cambia - ha aggiunto - ma si arretra. Noi vogliamo davvero cambiare questo paese. Non basta la speranza, è necessario fare scelte per creare lavoro libero che riconosca dignità alle persone".

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