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Martedì, 23 Aprile 2024
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Roma, Marino presenta la nuova giunta: "Ora decoro e pulizia"

Il primo cittadino della capitale annuncia ufficialmente il rimpasto e rilancia: "Le persone? Le ho scelte io". Gli obiettivi sono ambiziosi: risanare l'azienda dei trasporti e risolvere il problema dei rifiuti

Quelli della nuova giunta della capitale per i prossimi tre anni sono obiettivi concreti: decoco, pulizia, mobilità, casa. Una vera e propria "rigenerazione urbana" come l'ha descritta il sindaco di Roma Ignazio Marino, presentando la nuova squadra del Campidoglio. Poi la risposta a Renzi: "Adesso il governo ci giudichi per quello che facciamo". 

LA NUOVA GIUNTA DEL FARE - Obiettivi concreti: "Controlli antiabusivismo, da settembre pulitura delle caditoie per prepararci all'inverno, 300 operatori ecologici in più, entro il 2015 prima pietra dell'eco distretto di Rocca Cencia e 60mila cassonetti in più". A prendere le redini della metropoli che tra poco affronterà il giubileo ci saranno diversi personaggi del Pd già noti, come il nuovo assessore ai trasporti, il piemontese Stefano Esposito, conosciuto ai più per essere da sempre un fervente sostenitore della Tav. 

Il nuovo vicesindaco Marco Causi è anche il nuovo assessore al bilancio, incarico che aveva già ricoperto durante la giunta Veltroni. Poi c'è Marco Rossi Doria alla Scuola e Luigina Di Liegro, nipote del fondatore della Caritas diocesana di Roma, Don Luigi Di Liegro, al Turismo. Vengono invece confermati gli incarichi all'assessore alla trasparenza Alfonso Sabella, l'assessore all'ambiente Estella Marino, l'assessore alla Cultura Giovanna Marinelli, la responsabile del commercio Marta Leonori, agli Affari sociali Francesca Danese, e l'assessore alle pari opportunità Alessandra Cattoi, l'assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Pucci e l'assessore alla Trasformazione Urbana Giovanni Caudo.

LA FASE DUE - La squadra che, come ha spiegato lo stesso sindaco, permetterà a Marino di passare "dal cambiare il modo di governare Roma" al "cambiare la città". A terra, sul campo di battaglia, da una parte l'alleanza con Sel, che rimane in appoggio esterno, e dall'altra l'assessore Paolo Masini. Proprio quest'ultimo era già stato spostato dai Lavori Pubblici alla Scuola e oggi è stato defenestrato per lasciare spazio al 'maestro di strada' ed ex sottosegretario all'Istruzione del Governo Monti e poi di quello Letta Marco Rossi Doria, “compagno di strada di tante battaglie” del sindaco Marino, che assumerà su di sé Scuola e Periferie. Masini è l'unica sostituzione vera e propria. Guido Improta (Mobilità), Silvia Scozzese (BIlancio) e Luigi Nieri (Vicesindaco e Personale) avevano già annunciato le loro dimissioni. "Spero che la mia esperienza possa incontrare quella di tante persone che già si impegnano per il bene di Roma, città dalle straordinarie risorse. Lavorerò per favorire reali miglioramenti nella vita quotidiana dei cittadini romani” il commento del neo assessore alla Scuola e Periferie Marco Rossi-Doria.

RISANAMENTO ATAC - Per il primo cittadino capitolino "entro il 2015 ci saranno nuove corsie preferenziali per aumentare la velocità di percorrenza dei bus mentre entro Pasqua 2016 verrà aperta la stazione di Vigna Clara, chiusa da 25 anni, entro il 2016 è prevista l'apertura del tratto della metro C fino a San Giovanni". Inoltre Marino ha ricordato anche "l'apertura di nuove piste ciclabili e la realizzazione del Grab, il grande raccordo anulare per le due ruote".  "Ci saranno partner industriali per Atac e nuova governance e management dopo l'approvazione del bilancio". Nel 2015 acquisteremo "200 nuovi bus e entro il 2015 rifaremo il manto stradale per il 20% delle strade ad alta percorribilità e faremo lavori di ricucitura per alcuni quartieri periferici". Prevista la trasformazione della Roma Lido in una metro di superficie.

"NON IMMAGINAVO TANTA CORRUZIONE" - Marino ha fatto anche un'analisi sull'amministrazione capitolina: "Quando mi sono insediato sapevo che qui non avrei trovato la stessa situazione di rigore e trasparenza di Stoccolma - ha spiegato - però non immaginavo di trovare casse vuote, disavanzo di quasi un miliardo, criminalità organizzata, corruzione, l'unica cosa che mancava lungo il percorso del Campidoglio erano le mine anti uomo".

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