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Mercoledì, 24 Aprile 2024
il passo indietro

Nonostante il saluto fascista La Russa resta assessore

L'esponente di Fratelli d'Italia ha partecipato alle esequie di Alberto Stabilini, militante della destra cittadina fin dagli anni '70, noto come "Pilotone".

Poco prima delle elezioni del 25 settembre, che ha consacrato la vittoria del partito di Giorgia Meloni, c'è stato un terremoto in casa Fratelli d'Italia. Qualche giorno prima del voto, il neo assessore alla sicurezza della Regione Lombardia, Romano La Russa, fratello minore di Ignazio ed esponente di Fratelli d'Italia, è stato immortalato mentre faceva il saluto romano durante un funerale. Era il 19 settembre, quando La Russa ha partecipato alle esequie di Alberto Stabilini, militante della destra cittadina fin dagli anni '70, noto come "Pilotone". Non sono mancate le polemiche per il gesto, ripreso anche da un video durante il rito del "presente" al funerale del cognato Stabilini. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo esplorativo, senza ipotesi di reato e senza indagati, per indagare sulla vicenda.

Le scuse in aula

La Russa è intervenuto in aula per chiarire la sua posizione e per chiedere scusa. "E' il mio primo intervento in consiglio - ha detto il politico di Fratelli d'Italia - ed è diverso da come l'avevo immaginato. Ho chiesto scusa a chi si fosse sentito offeso, ho compreso immediatamente l'inopportunità del mio gesto che in certi versi ha danneggiato il mio partito, anche se alla luce dei risultati elettorali gli italiani hanno dimostrato intelligenza e hanno capito il ruolo di Fratelli d'Italia comprendendo che si è trattato di un evento fine a sé stesso che nulla aveva a che fare con significati politici".

"Rinnovo oggi le scuse a mente fredda con ancora più enfasi", ha proseguito La Russa: "Stabilini, prima ancora di essere fratello gemello di mia moglie, era un uomo umile, cattolico tradizionalista, modesto e sempre pronto ad aiutare i giovani. Questo è il personaggio a cui ho voluto dare il mio ultimo saluto partecipando a un rito che avrebbe voluto, un gesto di rispetto da parte di chi l'ha amato. Non c'era la volontà di trasformarlo in una manifestazione politica, l'ho compiuto facendomi forza. Non c'era molta convinzione, perché ero conscio dei rischi che andavo a correrere, come si evince dal filmato. L'ho fatto per non venir meno alla richiesta di Alberto".

La Russa resta assessore

La Russa però continua a ricoprire il suo incarico di assessore, nonostante siano arrivate da più parti le richieste di dimissioni. Il Consiglio regionale della Lombardia ha respinto con 46 no e solo 24 sì la mozione di censura presentata da tutti i gruppi dell'opposizione di centrosinistra che chiedeva di "revocare la nomina ad assessore regionale" di Romano La Russa.

Il governatore Attilio Fontana, dopo avere preso le distanze dal gesto ("noi, ai funerali, preghiamo"), ha sospeso la decisione se ritirare le deleghe. In un primo tempo, Fratelli d'Italia aveva diffuso una nota affermando che "Romano ha invitato tutti a non fare il saluto romano. Emerge invece con chiarezza che il movimento del braccio di Romano non ha nulla a che fare col saluto fascista ma al contrario testimonia il suo invito ai presenti ad astenersi dal saluto. Basta verificare il movimento del suo braccio, peraltro assente durante le chiamate consecutive che comunque la Cassazione ha sancito non essere reato se effettuato in un funerale".le richieste di dimissioni. 

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