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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Italia

Sì al Rosatellum: la Camera approva la riforma della legge elettorale

Con 375 voti a favore si sono concluse nell'aula della Camera le votazioni sulla riforma della legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum bis sulla cui approvazione finale Mdp ha chiesto il voto segreto. Alla maggioranza sono mancati i voti di 35 dissidenti. In piazza Montecitorio la manifestazione del M5s. Il testo passa ora all'esame del Senato

Durante le dichiarazioni di voto sul Rosatellum nell'aula di Montecitorio i deputati pentastellati hanno raggiunto la piazza dove si aspetta anche Beppe Grillo. Dopo l'"en plein" di fiducie: è stato decisivo il voto segreto.

M5s attacca Pd, Forza Italia, Lega

Inizia subito con la protesta in Aula l'intervento di Luigi Di Maio per la dichiarazione di voto finale. A chi protestava nell'emiciclo, il candidato premier pentastellato ha detto: "Credo di avere ancora il diritto di parlare". Quindi, Di Maio ha ricordato i precedenti: la legge Acerbo su cui Mussolini mise la fiducia, la legge 'truffa' e la fiducia posta da De Gasperi, fino all'Italicum.

"Visti i precedenti io starei in campana. State approvando una legge incostituzionale e non siete consapevoli di questo vulnus, state manomettendo intero architrave su cui poggia il sistema democratico. State lasciando all'Italia una nuova legge truffa". Poi, rivolgendosi alla Lega, "non so con quale pelo sullo stomaco state appoggiando quei partiti che avete combattuto. La vostra credibilità è pari a zero". Di Maio attacca i 4 partiti che sostengono la riforma: "State giocando sporco"

"State approvando in maniera antidemocratica una legge incostituzionale. Forse non ne siete consapevoli. La legge elettorale regola il funzionamento della democrazia, se la manometti hai manomesso l'intero architrave costituzionale".

Brunetta: "Ok da Forza Italia, vogliamo vincere senza inciuci"

"Questa doveva essere una legislatura costituente e invece è stata una legislatura fallimentare. L'ultima possibilità di riscatto è approvare la legge elettorale. Noi vogliamo che sia fatta in Parlamento con il massimo consenso possibile. Questa non e' la legge che preferiamo, non e' la nostra legge, ma dopo un momento fortemente divisivo, quello del referendum costituzionale, serviva e serve un momento di ricomposizione, un momento di pacificazione. Tentare di realizzare questo momento in Parlamento, per noi, e' sempre stato un obiettivo fondante". Lo ha detto Renato Brunetta, annunciando in Aula il voto favorevole di Forza Italia al Rosatellum bis. 

Poi, rivolgendosi ai banchi della sinistra, rispedisce al mittente l'accusa di volere un governo con Renzi: "Noi vogliamo vincere con il centrodestra senza nessun inciucio", ha scandito il capogruppo azzurro, "siete voi che avete perso, vi scannate tra di voi ma non proiettate su di noi le vostre angosce. Che tristezza...". 

Ok da Ap a Rosatellum bis, è buon compromesso

Un terzo di uninominale e due terzi di proporzionale è "un buon compromesso per dare la possibilità agli elettori di esprimersi". Lo afferma il capogruppo di Ap, Maurizio Lupi, durante le dichiarazioni di voto finali sul Rosatellum bis. Lupi ha anche ricordato che il suo partito ha fatto "un passo indietro" rispetto alle preferenze.

Ala-Scelta civica offrono la stampella al Governo

"Questa legge elettorale non ci soddisfa pienamente, ma è la legge del possibile nella situazione data". Lo ha detto in Aula Massimo Parisi, annunciando il voto a favore di Ala-Scelta civica che, in occasione delle tre fiducie, non ha partecipato al voto, ma ora dara' il suo consenso alla riforma nel voto finale. 

Voteranno a favore anche la componente del Gruppo Misto di Direzione Italia - il Movimento di Raffaele Fitto - pur riservando al nuovo sistema elettorale alcune critiche. Così i centristi dei Civici e Innovatori, sempre del gruppo Misto, voteranno a favore del Rosatellum bis. Lo ha annunciato in Aula Andrea Mazziotti, che ha ribadito la convinzione della "assurdita' del voto segreto sulla legge elettorale". 

"E' un sistema che riporta le coalizioni e che affida ai cittadini la scelta degli eletti" per una quota che supera il 30%, ha ricordato Mazziotti. "Questa legge e' omogenea, normale. Il risultato finale del lavoro e' una legge accettabile, io avrei preferito una quota maggiore di maggioritario".

Rosatellum, a favore anche l'Udc

Pur non avendo votato nessuna delle tre fiducie poste dal governo sui primi tre articoli del Rosatellum bis, l'Udc votera' a favore della riforma elettorale in occasione del voto finale. Lo ha annunciato Paola Binetti. 

Speranza: "Oggi finisce vincolo di Mdp con la maggioranza"

Con il Rosatellum bis "si torna al governo Renzi per interposta persona con i suoi aspetti peggiori come il patto con Silvio Berlusconi e la riabilitazione di Verdini. Evapora definitivamente la discontinuità di Gentiloni e insieme a essa anche il nostro vincolo di maggioranza". Lo ha detto Roberto Speranza, coordinatore di Mdp, intervenendo in aula alla Camera nella discussione sul Rosatellum bis.

"Siamo davanti a pagina nera nella storia del nostro Parlamento. L'Italia è una grande democrazia, continuerà a esserlo, ma l'approvazione della legge scalfisce la qualità della nostra democrazia e consegna questa legislatura a una dinamica tutt'altro che positiva. La fiducia è stata una violenza a questo Parlamento. Sono le stesse parole che ho usato nel 2015 quando mi dimisi da capogruppo del Pd in dissenso con la scelta di porre la questione di fiducia. Si tratta di difendere la dignità del Parlamento", ha detto ancora, aggiungendo che "mai mi sarei aspettato che solo dopo due anni ci saremmo trovati a rivivere questa storia che aveva due precedenti drammatici: la legge Acerbo e la legge truffa, abbiamo ripetuto l'errore con uno scempio inaccettabile che fa male a tutti noi".

Per Speranza, che si è rivolto "a una opinione pubblica attenta e alle coscienze democratiche che ci sono trasversalmente in questa aula", è "un precedente pericoloso" che consentirà di fare un "colpo di mano" negli ultimi mesi prima delle elezioni. Per il coordinatore di Mdp è "uno schiaffo" nel metodo ma anche nel merito perchè "stiamo facendo una legge elettorale in cui ancora la larghissima maggioranza dei parlamentari sarà nominata da capi di partito nel chiuso di una stanza".

Lega vota a favore: "Dopo Bilancio sciogliere Camere"

"La Lega voterà a favore della legge elettorale". Lo ha annunciato in Aula Cristian Invernizzi. La Lega è tra le quattro forze politiche che hanno sostenuto il Rosatellum bis sin dall'inizio. I deputati del Carroccio non hanno partecipato alle votazioni sulle tre fiducie poste dal governo, ma appunto dira' si' alla riforma in occasione del voto finale. 

"Finalmente la legislatura sta arrivando alla fine, nonostante tutti i tentativi di tenere in vita il cadavere", ha detto Invernizzi. Per la Lega la priorita' e' "andare al voto presto" e per questo ha dato il via libera all'intesa sul Rosatellum bis, proprio "per togliere qualsiasi alibi. Dopo la legge di Stabilita' si sciolgano le Camere e si vada al voto", ha insistito il leghista

FdI: "Rosatellum bis per rifare grande ammucchiata"

Il Rosatellum bis è pensato per perpetuare "la melassa che governa l'Italia dal 2011, la grande ammucchiata". Lo afferma la leader di Fdi, Giorgia Meloni, durante le dichiarazioni di voto finali sul Rosatellum bis.

"Italiani sentirete dire molte cose - aggiunge - su questa leggeelettorale. Le due domande che dovete farvi sono: gli italiani scelgono il loro governo? La sera delle elezioni si sa chi ha vinto? La risposta è no. Questa è una legge pensata appositamente per impedire la nascita di un governo che sia frutto di una compagine omogenea, pensata per fare di nuovo un governo all'interno del palazzo, per far sì che gente che ha fatto la campagna elettoraleinsultandosi il giorno, il giorno dopo faccia il governo assieme, per far sì che chi perde le elezioni possa trovarsi il giorno dopo al governo". 

Dellai (Des-Cd): un sì nonostante riserve pesanti

"Nonostante la scelta inopportuna di porre la questione di fiducia e le riserve nel merito (in primis sulla carenza di bilanciamento tra rappresentanza e stabilità dei governi e sulle liste bloccate), il nostro gruppo voterà a favore della legge elettorale. Il Rosatellum-bis non è il sistema elettorale più utile al Paese, ma lo voteremo nella piena consapevolezza degli effetti devastanti che deriverebbero da un ennesimo naufragio della legge elettorale a pochi mesi ormai dal voto e dopo una lunga stagione di fallimenti nella riforma delle istituzioni, che parte ancora dai tentativi di Moro e Ruffilli".

Lo ha affermato Lorenzo Dellai, presidente del gruppo parlamentare 'Democrazia Solidale-Centro Democratico' alla Camera.

"Nei prossimi mesi - ha sottolineato - si pongono a nostro avviso due impegni prioritari: sostenere con convinzione e lealtà il Governo Gentiloni nei passaggi determinanti della manovra di Bilancio e degli altri provvedimenti attesi dalla comunità e dare corpo a progetti politici capaci di interpretare al meglio i nuovi strumenti elettorali i quali, senza un'anima progettuale e senza coerenti infrastrutture politiche, non potranno certo dare al Paese una prospettiva di futuro. Senza un percorso di rigenerazione della politica e la ripresa di una vera cultura coalizionale, che presuppone disegno comune e rispetto del pluralismo delle culture e delle sensibilità - la stessa eventualità di un governo di larghe intese, ove fosse l'unica soluzione a fronte di uno stallo parlamentare - non sarebbe percepita dai cittadini come una passaggio necessario di responsabilità, ma semplicemente come un deliberato accordo di potere del vecchio sistema contro la spinta dei presunti innovatori", ha concluso.

Sinistra Italiana vota contro: "Atto brutale"

"La legislatura si sta chiudendo con l'ennesimo atto brutale di questa maggioranza". Lo ha detto il capogruppo di Sinistra italiana, Giulio Marcon, intervenendo in Aula e annunciando il voto contrario sulla legge elettorale da parte del suo gruppo. In particolare, Marcon ha stigmatizzato il ricorso alla fiducia sulla riforma del sistema di voto mentre non la mette sullo ius soli.

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