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Martedì, 16 Aprile 2024
Antimafia

Antimafia, Bindi presidente: ma è scontro Pd-Pdl

La democratica ha battuto al ballottaggio il candidato cinque stelle ottenenedo la presidenza della Commissione Antimafia. Bagarre Pd-Pdl con il Popolo della Libertà che non ha votato e chiede le dimissioni

ROMA - Alla fine a vincere è stata Rosy Bindi con l'ex presidente del Partito democratico che ha ottenuto al ballottaggio 25 voti, contro gli otto di Luigi Gaetti, del Movimento Cinque Stelle. Due le schede bianche, un voto nullo. Ma, a stravincere, sono state le polemiche. "Rassegni le sue dimissioni da presidente della commissione Antimafia perché non rappresentativa" ha attaccato il deputato Pdl Fabrizio Cicchitto commentando l'elezione della democratica alla guida della Commissione Antimafia. Il piddiellino ha denunciato "il comportamento del tutto inaccettabile del gruppo del Pd" che "ha eletto da solo il presidente della Commissione Antimafia".

A giudizio di Cicchitto "chi è stato eletto Presidente in questo modo inusitato dovrebbe rimettere il suo mandato perché si troverà a dirigere una Commissione così delicata priva di rappresentanza generale".

Cicchitto ha poi confermato che "il gruppo Pdl giustamente non prenderà più parte ai lavori della Commissione togliendole così un'effettiva rappresentanza generale. Con questa forzatura è stata affossata l'Antimafia in questa legislatura a meno che non ci sia una revisione totale rispetto alla linea che ha portato a questo risultato".

Dal canto suo, Bindi ha dedicato al Pdl, che aveva disertato la sua elezione, la sua prima dichiarazione da numero uno dell'organismo bicamerale. "Il mio impegno - ha affermato - sarà cercare di superare questa fase di difficoltà. Tutti ci dobbiamo unire nella lotta alla mafia e nella solidarietà a coloro che operano contro di essa e nella vicinanza con chi ha pagato con la vita o con la mancanza di libertà l'aver combattuto questo che forse è il male peggiore del nostro Paese".

"Credo - ha proseguito Bindi - che anche chi non ha partecipato oggi riconoscerà che c'è stata una votazione e credo che tutti gli eletti si adopereranno per sanare questa frattura. Se tutti insieme facciamo un piccolo passo riusciremo a ricordarci che siamo qua per combattere la mafia e non per farci la guerra tra di noi".

"Mi auguro - ha detto ancora la neopresidente dell'Antimafia - di poter mettere a frutto la mia esperienza di questi anni, della mi attività politica trasparente, integerrima e ispirata alla legalità".

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