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Venerdì, 19 Aprile 2024
Processo Ruby / Milano

Le verità di Ruby: "Non sono una prostituta, mai sesso con Silvio"

Davanti al Tribunale di Milano, 'rubacuori' protesta contro i pm: "Volevano che accusassi Berlusconi". Poi spiega: "Mi dispiace per aver mentito sulla parentela con Mubarak". Quanto al leader Pdl "mi avrebbe aiutato comunque"

"Non c'è la prova che mi prostituissi, l'atteggiamento degli investigatori fu amichevole poi cambiò quando capirono che non avrei accusato Silvio Berlusconi".

Così Ruby, davanti al Tribunale di Milano, protesta e piange di fronte a telecamere e giornalisti, lamentando di non essere stata chiamata a deporre nel processo in corso a carico di Berlusconi imputato di concussione e prostituzione minorile.

"Oggi dopo aver sopportato tante cattiverie sono qui a chiedere di essere sentita" ha aggiunto Ruby, lamentando di non aver potuto deporre anche se evita di ricordare che il motivo della mancata deposizione è stata sua vacanza in Messico. Per questo, in quanto non si è presentata quando chiamata, ormai non potrà più farlo. Il processo è in fase di discussione, non c'è più spazio per i testimoni. Al massimo potrà essere convocata nel processo-fratello contro Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora.

Ruby protesta fuori dal tribunale

LE VERITA' DI RUBY. Parte dalla scuse, Ruby: "Mi dispiace per aver mentito sulla parentela con Mubarak e di aver detto altre bugie sulle mie origini, ho giocato di fantasia perchè il vecchio passaporto me lo ha permesso. Mi dispiace aver raccontato tante bugie anche a Silvio Berlusconi il quale, oggi sono sicura, si sarebbe dimostrato rispettoso e disposto ad aiutarmi anche se avessi detto la verità".

Ruby in vacanza in Messico con la figlioletta (Foto 'Oggi')

Nella nota che ha letto davanti al Palazzo di Giustizia, Ruby ha affermato che i pm di Milano volevano che accusasse Silvio Berlusconi. La giovane marocchina, al centro del processo che vede imputato l'ex premier per concussione e prostituzione minorile, ha parlato di "un atteggiamento investigativo apparentemente amichevole che è progressivamente mutato quando è stato chiaro il fatto che non avrei accusato Silvio Berlusconi".

Ruby Rubacuori e Luca Risso

E ancora: "La colpa della mia sofferenza è anche di quei magistrati che, mossi da intenti che non corrispondono a valori di giustizia, mi hanno attribuito la qualifica di prostituta, nonostante abbia sempre negato di aver avuto rapporti sessuali a pagamento e soprattutto di averne avuti con Silvio Berlusconi. L'unica prova fornita nel processo che dimostrerebbe che mi prostituivo, sono delle fotografie che il capo degli investigatori ha mostrato in aula dopo averle scaricate dal mio profilo Facebook: una circostanza ridicola!".

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