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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Russiagate, c'è un secondo indagato: perquisite case e uffici, Conte riferirà in Parlamento

Giornata importante sul caso dei presunti fondi russi che avrebbero dovuto finanziare la Lega. Oltre all'ex portavoce di Salvini, Gianluca Savoini, risulta infatti indagato Gianluca Meranda

Giuseppe Conte il 24 Luglio riferirà in Parlamento sul caso dei presunti fondi russi che avrebbero dovuto finanziare la Lega. Lo ha spiegato lo stesso premier dopo il diniego del leader del Carroccio Matteo Salvini a comparire in Aula.

"Ho una concezione sacrale del Parlamento e delle istituzioni" ha spiegato il presidente del Consiglio incalzato dai cronisti: "Sono la massima autorità di governo".

''È stato chiesto anche a me di riferire sul caso dei presunti finanziamenti alla Lega e io riferisco perché, quando le forze parlamentari chiamano, il governo risponde per trasparenza nei confronti dei cittadini e dei loro rappresentanti"

Fondi russi alla Lega, gli aggiornamenti

Intanto quella appena trascorsa è stata una giornata importante sul fronte giudiziario. Oltre all'ex portavoce di Salvini, Gianluca Savoini, risulta infatti indagato Gianluca Meranda, il secondo uomo che avrebbe partecipato all'incontro all'hotel Metropol di Mosca al centro dell'inchiesta milanese sui presunti fondi alla Lega.

L'avvocato Meranda nei giorni scorsi si è fatto avanti scrivendo una lettera a La Repubblica svelando "di aver conosciuto Gianluca Savoini e di averne apprezzato l'assoluto disinteresse personale nei pochi incontri avuti in relazione alle trattative. Trattative che, nonostante gli sforzi, non perfezionarono la compravendita".

Da quanto si apprende la Guardia di finanza ha effettuato delle perquisizioni a Roma. Secondo quanto si apprende l'avvocato che ha raccontato di aver partecipato all'incontro sarebbe stato sfrattato dagli uffici che usava come studio, perché da alcuni mesi non pagava l'affitto. I militari oggi sono andati in un deposito dove il legale aveva trasferito una serie di scatoloni, ma perquisizioni sarebbero state effettuate anche nella sua abitazione.

Perquisizioni che nelle stesse ore hanno coinvolto Francesco Vannucci il consulente esperto bancario che ieri aveva svelato di essere il terzo italiano presente all'incontro con i russi. "All'incontro del 18 ottobre 2018 presso l'hotel Metropol di Mosca, ero presente in qualità di consulente esperto bancario che da anni collabora con l'avvocato Gianluca Meranda. Specifico inoltre che lo scopo dell'incontro era prettamente professionale e si è svolto nel rispetto dei canoni della deontologia commerciale. Non vi sono state situazioni di natura diversa rispetto a quelle tipiche previste dalle normative che disciplinano i rapporti d'affari", scrive il 63enne che abita a Suvereto, in provincia di Livorno, dove in passato aveva militato per il Pd.

L'esperto bancario nel corso della giornata è uscito di casa per fare la spesa ma non si è fermato a rispondere ai cronisti che da questa mattina stazionano davanti alla villetta di famiglia, ubicata di fronte alla caserma dei Carabinieri del paese toscano. 

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