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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Russiagate, nuovi particolari aggravano la posizione della Lega

Secondo i giudici del Tribunale del Riesame dalla trascrizione dell'audio in inglese registrato all'hotel Metropol emergerebbe "in maniera ancora più nitida" come il denaro al centro dell'inchiesta fosse necessario per finanziare la campagna elettorale

Fondi russi alla Lega, inchiesta archiviata

Respinto "perché infondato" il ricorso presentato dalla difesa di Gianluca Savoini, indagato per corruzione internazionale nell'inchiesta sui presunti fondi russi alla Lega.

Nelle motivazioni depositate dai giudici del Riesame si legge come il decreto di sequestro fatto scattare dalla procura di Milano nei confronti degli indagati dell'affaire Russiagate "risulta sufficientemente motivato in merito alla necessità di acquisire tutta la documentazione cartacea ed informatica (screenshot) contenente riferimenti alla negoziazione che ha preceduto l'incontro registrato presso la hall dell'hotel Metropol in Mosca il 18 ottobre 2018, nonché ogni altra documentazione relativa allesecuzione dell'accordo illecito, anche al fine di identificare coinpiutamente tutti i soggetti coinvolti nella vicenda".

In particolare il file audio registrato al Metropol di Mosca lo scorso 18 ottobre può essere utilizzato perché frutto "di una 'registrazione audio in diretta". 

Nella registrazione al centro dell'inchiesta emergerebbe - secondo i giudici del Tribunale del Riesame di Milano - lo schema delle parti coinvolte nella trattativa considerata illecita e la possibilità di reiterare l'accordo nel tempo, l'importo da retrocedere dopo il pagamento della fornitura petrolifera, la necessità di agire rapidamente per l'avvicinarsi delle elezioni europee, l'utilità dell'accordo per entrambe le parti, la ripartizione dei compiti, nonché la necessità di essere prudenti per non destare sospetti sul presunto ritorno illecito del denaro.

Nelle 22 pagine visionate dall'agenzia Adnkronos si legge come emerga non solo il ruolo di Savoini, ma anche degli altri due indagati italiani, Francesco Meranda e Gianluca Vannucci, che erano seduti al tavolo con tre intermediari russi per trattare l'acquisto di un grosso quantitativo di petrolio.

Secondo il Riesame, la circostanza che Savoini, Meranda e Vannucci stavano contrattando con Ylia Yakunin e con gli altri due soggetti russi del Metropol l'acquisto di grosse partite petrolifere, "prevedendo che una percentuale del prezzo pagato - nella misura indicata del 4% - sarebbe stata retrocessa per finanziare la campagna elettorale del partito politico Lega" emerge "in maniera ancora più nitida dalle parti della conversazione intrattenuta in inglese".

In particolare, nelle motivazioni, si rimarca la circostanza che dalla trascrizione si evince come il "denaro 'retrocesso' fosse necessario per finanziare la campagna elettorale del partito politico Lega".

Russiagate, l'audio registrato al Metropol

Il caso - già sollevato da L'Espresso a febbraio - a luglio si era arricchito di un audio pubblicato dalla testata online BuzzFeed News: un audio che raccoglie le voci di sei persone tra cui si distingue appunto l'ex portavoce di Matteo Salvini, il milanese Gianluca Savoini, parlare con tre interlocutori russi prospettando un affare a sei zeri per finanziare la Lega in vista delle elezioni europee, camuffato da compravendita di carburante.

Un'importante società petrolifera russa avrebbe dovuto vendere 3 milioni di tonnellate di carburante a Eni - azienda che smentisce qualsiasi coinvolgimento - per il valore di 1,5 miliardi di dollari. Il diesel sarebbe poi dovuto essere venduto dalla major russa con uno sconto minimo del 4 per cento sul principale prezzo di riferimento del settore. Su richiesta dei russi, le parti si sarebbero accordate su uno sconto maggiore, ipotizzando un 6 per cento. Con la promessa che tutto quanto superiore al 4 per cento sarebbe stato restituito ai russi. E proprio nella promessa di un presunto guadagno per i russi che si annida l'indagine per corruzione internazionale.

Da questa transazione, secondo BuzzFeed, sarebbero dovuti avanzare 65 milioni di dollari destinati alle casse della Lega. Ricordiamo che la legge in vigore all'epoca dell'incontro impediva ad un partito italiano di ricevere finanziamenti per più di 100mila euro da donatori stranieri, mentre la legge ora aggiornata impedisce in toto le donazioni da governi o entità straniere.

Lo stesso Savoini interpellato dall'Adnkronos aveva spiegato come alla fine la trattativa sarebbe sfumata e "Non ci sono mai stati fondi né soldi per la Lega da parte di nessuno di quelli citati da Buzzfeed"

L'audio pubblicato da BuzzFeed

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