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Venerdì, 19 Aprile 2024
POLITICA / Italia

Saccomanni minaccia: "Stabilità dei conti o mi dimetto"

Il governo trema, con un fuoco di fila del Pdl contro l'ex direttore della Banca d'Italia. A difendere il ministro dell'Economia il suo vice Stefano Fassina e Linda Lanzillotta di Scelta Civica

Il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, scaglia la pietra: "L'Italia mantenga gli impegni sui conti pubblici o mi dimetto". E il governo trema, con un fuoco di fila del Pdl contro l'ex direttore della Banca d'Italia. Prima Maurizio Gasparri, che avverte: "Le sue parole non fanno paura, Letta prenda la responsabilità dell'Economia". Poi Fabrizio Cicchitto: "Se vuole fare il premier diventa un problema". E infine Renato Schifani: "Abbia più coraggio in politica economica".

Oggetto del contendere l'abolizione dell'Imu, il discusso aumento dell'Iva, e su tutto la stabilità dei conti pubblici, con quel miliardo e seicento milioni da trovare per rientrare entro il 3% di deficit annuo.

Esplicitamente, al proposito, sì è pronunciato Renato Brunetta:  "L'Iva non aumenterà a ottobre, novembre, dicembre così come non ci sarà da pagare la seconda rata dell'Imu perché sarà coperta. Questo per rasserenare perché questa incertezza fa male all' economia".

IL RICATTO DI LETTA AL PDL: "SE IL GOVERNO CADE SI TORNA A PAGARE L'IMU"

In difesa del titolare del dicastero di Via XX Settembre si schiera il suo vice, Stefano Fassina: "Saccomanni è molto preoccupato rispetto alla situazione della finanza pubblica e alla demagogia che segna una parte della maggioranza che sostiene il Governo Letta". Fassina ha poi indicato una possibile strada: "L'invito che rivolgo è quello di confermare l'eliminazione dell'Imu per il 90% delle famiglie e lasciarla sul 10% delle abitazioni di maggior valore, quelle sulle quali si paga mille euro o più. Così recuperiamo un miliardo". Quanto all'Iva:  "Noi non vogliamo l'aumento, abbiamo spinto perché l'aumento venisse rinviato e siamo convinti che vada evitato. Bisogna fare delle scelte. Da qui a fine anno abbiamo impegni che valgono quasi 6 mld di euro". Se si andasse a votare a marzo "rischiamo molto molto seriamente di tornare al clima drammatico di novembre 2011, bruciamo i sacrifici fatti in questi anni e rischiamo il commissariamento della troika", ha poi affermato Fassina.

SI ABOLISCE L'IMU MA ARRIVANO I TAGLI

Netta la presa di posizione di Linda Lanzillotta, Vice Presidente del Senato ed esponente di Scelta Civica: "Il ministro Saccomanni è in Italia e in Europa la garanzia della serietà e della coerenza dell'azione del governo, senza di lui il governo non esiste più".

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