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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Salvini e Boldrini si sono indignati per la stessa cosa (e sono d'accordo)

La Lega Serie A è riuscita nell’impresa (notevole) di mettere d’accordo il ministro dell'Interno e la parlamentare di Leu

Chi l’avrebbe mai detto? Matteo Salvini e Laura Boldrini per una volta la pensano allo stesso modo. È la difesa della dignità delle donne saudite (e delle donne in generale) a mettere d’accordo l’ex presidente della Camera e il ministro degli Interni. Il caso è nato dopo un comunicato diffuso online dalla Lega Serie A Tim per spiegare le modalità di acquisto dei biglietti per la partita di Supercoppa italiana tra Juventus e Milan che si giocherà in trasferta a Gedda, in Arabia Saudita.

Per i tifosi sono disponibili sono due tipologie di settori: quelli per "singles", riservati agli uomini, e quelli misti per "families", per donne e uomini. In poche parole le donne potranno andare allo stadio solo se accompagnate. Questo almeno è quello che tutti avevano capito in un primo momento, prima della (parziale) smentita del presidente della Lega Miccichè.

lega serie a biglietti juve milan arabia saudita-2

Una cosa però è certa. La decisione presa per il super match dalla Lega Serie A e dagli organizzatori sauditi ha mandato su tutte le furie la politica italiana. E per una volta l’indignazione è stata bipartisan. Matteo Salvini ha commentato l’episodio in un video pubblicato su facebook: "Che la Supercoppa italiana si giochi in un paese islamico dove le donne non possono andare allo stadio, se non accompagnate dagli uomini, è una tristezza, una schifezza. Io - ha detto il ministro degli Interni - quella partita, Juve-Milan, non la guardo".

"È una schifezza. Dove sono le femministe - ha rincarato la dose il vicepremier - dove sono le Boldrini di turno?". 

In realtà la parlamentare di Leu si era già espressa molto chiaramente: "Le donne alla Super Coppa Italiana vanno allo stadio solo se accompagnate dagli uomini. Ma stiamo scherzando? I signori del calcio vendano pure i diritti delle partite ma non si permettano di barattare i diritti delle donne!". 

Insomma, la Lega Serie A è riuscita nell’impresa (notevole) di mettere d’accordo Matteo Salvini e Laura Boldrini.

In realtà però le reazioni del mondo politico sono state molte e trasversali.  Duro il commento di Giorgia Meloni: "Ma che schifo è? Abbiamo venduto secoli di civiltà europea e di battaglie per i diritti delle donne ai soldi dei sauditi". Ha detto la sua anche l’ex ministro dello Sport, Luca Lotti (Pd): "Più di due mesi fa avevo lanciato l’allarme sulla finale di Supercoppa italiana in Arabia Saudita. Oggi non posso che unirmi a quanti, in queste ore, stanno esprimendo la loro preoccupazione. Chi ama il calcio rifiuta tutte le barriere culturali".

La smentita della Lega Serie A

Per il presidente della Lega calcio di Serie A, Gaetano Miccichè le cose non stanno così. "La nostra Supercoppa sarà ricordata dalla storia come la prima competizione ufficiale internazionale a cui le donne saudite potranno assistere dal vivo". Miccichè ha precisato “che le donne potranno entrare da sole alla partita senza nessun accompagnatore uomo, come scritto erroneamente da chi vuole strumentalizzare il tema".

E i settori separati per singles (uomini) e famiglie (misti) a cosa servono? Per ora non è molto chiaro. "L’Arabia Saudita da molto tempo non concedeva visti turistici" ha aggiunto il presidente della Lega. "Il calcio ha sorpassato anche questi vincoli, e chi vorrà potrà venire dall’estero a vedere il match grazie a un permesso legato al biglietto della partita. Ogni cambiamento richiede tempo, pazienza e volontà di confronto con mondi distanti. Fino allo scorso anno le donne non potevano assistere ad alcun evento sportivo, da pochi mesi hanno accesso ad ampi settori dello stadio".

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