Salvini alla festa del Milan, la foto con l'ultrà condannato per spaccio diventa un caso
"Io stesso sono indagato. Sono un indagato in mezzo ad altri indagati", ha commentato il ministro dell'Interno partecipando alla festa per i 50 anni della Curva Sud del Milan
E' polemica dopo la diffusione della foto del ministro dell'Interno Matteo Salvini che stringe la mano al capo ultrà Luca Lucci alla festa per i 50 anni della Curva Sud del Milan alla Civic Arena. Lucci pochi mesi fa ha patteggiato una pena di un anno e mezzo di carcere per droga: a giugno scorso era stato arrestato dalla polizia perché accusato di ricevere la droga da spacciare direttamente nella sede della Curva Sud a Sesto San Giovanni.
Salvini, dopo essere stato accolto dal "Barone", uno dei più conosciuti ultrà milanisti, si è intrattenuto al centro del campo con Lucci e i due si sono salutati con una stretta di mano, immortata subito dai fotografi.
"Io stesso sono indagato. Sono un indagato in mezzo ad altri indagati", ha commentato il ministro dell'Interno. "Io sono per il tifo corretto, colorato e colorito - ha aggiunto - Episodi di violenza non mi appartengono e non appartengono a nessuno sportivo. Questi tifosi sono persone perbene, pacifiche, tranquille. Loro portano colore con un coro, un tamburo, una bandiera. La violenza è un'altra cosa".
La stretta di mano tra Salvini e Lucci ha scatenato le opposizioni. "Andando a fare il tifoso tra gli ultras, Salvini oggi si dimostra ancora una volta non un uomo delle istituzioni ma un uomo di parte", l'attacco di Nico Stumpo, deputato di Liberi e Uguali. "Quello del tifoso è il suo modello. Per di più si definisce indagato tra gli indagati, dimenticando che magari tra loro c'è chi ha commesso violenze contro gli agenti delle forze dell'ordine".
"È gravissimo - le parole di Franco Mirabelli, vicepresidente dei senatori del Pd - che il ministro dell'Interno sottovaluti in modo così clamoroso le indagini della magistratura su alcuni ultrà del Milan e arrivi a scherzarci sopra. Le indagini riguardano reati gravi e si parla di rapporti con la 'Ndrangheta. Ciò che Salvini dovrebbe combattere invece di fraternizzare con gli indagati".