Salvini contestato a Legnano: sul balcone spunta un '49'
Accoglienza tutt'altro che amichevole per il leader della Lega, intervenuto nella città in provincia di Milano per sostenere la campagna elettorale della candidata sindaco Carolina Toia
Paese che vai, contestazione che trovi. Anche a Legnano, la città del Carroccio, Matteo Salvini è stato accolto in una maniera che probabilmente non si aspettava: invece di un amichevole abbraccio, il leader della Lega è stato contestato anche nella città in provincia di Milano, dove ieri era presente per sostenere la campagna elettorale della candidata sindaco Carolina Toia.
Salvini contestato a Legnano: spunta anche un '49'
Mentre il numero uno leghista era intento a parlare dal palco, in un balcone situato di fronte a lui sono comparsi dei palloncini raffiguranti un vistoso numero 49, un chiaro riferimento ai 49 milioni di euro di fondi finiti al centro delle indagini della magistratura. Come se non bastasse, alcuni presenti hanno iniziato a gridare: ''Ladro, restituisci i soldi'', con Salvini che ha replicato: "Chi conosce l'insulto e la contestazione ha già perso".
Durante il suo intervento Salvini ha parlato anche di scuola e legge elettorale: ''Cambiare la legge elettorale per me non è una priorità, mi interessa meno di zero, per me le priorità sono il lavoro e la sicurezza delle donne", quindi ha attaccato la ministra Azzolina, dicendo che "il governo ha avuto 6 mesi e scopriamo che mancano insegnanti e banchi".
Non si tratta del primo episodio del genere: nelle ultime settimane, da Pontassieve in provincia di Firenze, fino a Torre del Greco e San Giovanni Rotondo, sono diversi i luoghi in cui l'arrivo di Salvini ha provocato manifestazioni e contestazioni.