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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Matteo Salvini contro Famiglia Cristiana: "Non è un settimanale cattolico ma di ultrasinistra"

Botta e risposta tra il ministro e il settimanale. "Da loro attacchi e bugie", dice il ministro. La replica: "Noi non siamo né di sinistra, né di destra, raccontiamo solo le cose, le storie delle persone"

Matteo Salvini contro Famiglia Cristiana dopo un articolo sul Dl Sicurezza. Il ministro dell'Interno sostiene di aver ricevuto dal settimanale di ispirazione cattolica - che lui paragona a un "giornale politico di ultrasinistra" - "attacchi e bugie". Nel numero di Famiglia Cristiana in edicola il 14 dicembre si racconta la storia di una famiglia di richiedenti asilo cacciati dal centro di accoglienza di Crotone. 

"Il Decreto sicurezza non è retroattivo e non caccia i bambini dai centri di accoglienza. Eppure, per Famiglia Cristiana, una famiglia ghanese sarebbe finita improvvisamente in mezzo alla strada per colpa mia. Falso", ha replicato Salvini. "L'allontanamento dalle strutture riguarda tutti quelli che non hanno più diritto a rimanervi, come è sempre avvenuto anche prima del mio Decreto. Sono impegnato, da ministro e da padre, a difendere i veri profughi e le persone più fragili (a partire dai bimbi) e allontanare delinquenti e clandestini".

"Mi spiace - ha concluso poi il ministro dell'Interno - per l’ennesima menzogna di Famiglia Cristiana e ringrazio tutti quei parroci e quei lettori che mi hanno testimoniato, in passato (ricordate la squallida copertina 'Vade retro Salvini') e in queste ore vicinanza e affetto, preferendo il dialogo, l’approfondimento e la costruzione ad attacchi e bugie degne di un giornale politico di ultrasinistra, non di un settimanale cattolico. Buon Santo Natale, sempre che qualcuno non si offenda...".

Il direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Rizzolo, ha risposto a Salvini tramite l'agenzia AdnKronos. "Dal ministro boutade messe lì, noi non siamo né di sinistra, né di destra, raccontiamo solo le cose, le storie delle persone". 

"Oggi come oggi non ci sono destra e sinistra: c'è la difesa dell'umanità e dei diritti e c'è chi pensa ad altro", ha detto il sacerdote, secondo il quale le parole di Salvini sono "opinione del ministro, noi raccontiamo i fatti che si sono svolti", riferendosi all'ultima storia in copertina. "C'è un problema nell'applicazione del decreto sicurezza" visto che anche "i prefetti non sanno cosa fare. Nel caso che abbiamo raccontato nell'ultimo numero è stato proprio un prefetto a chiedere di mandare via queste persone". "Mancano i decreti attuativi, c'è enorme confusione - ha aggiunto - e i prefetti, mi pare, rappresentano il ministro. Siamo all'indomani del 70esimo della carta dei diritti Onu e bisognerebbe tenerne conto". 

Sulla questione è arrivata poi anche una nota del settimanale cattolico: "In relazione alla vicenda raccontata da Famiglia Cristiana dell'allontanamento, nel cuore della notte, da un centro di prima accoglienza di Crotone di una famiglia di richiedenti asilo (il marito ghanese, la moglie nigeriana incinta e con una bimba di sei mesi ), confermiamo punto per punto - si legge - la cronaca pubblicata dal nostro giornale nel numero di edicola". Famiglia Cristiana suggerisce poi "al ministro Salvini di leggere il suo cosiddetto decreto sicurezza, prima di fare le sue esternazioni. Il suo decreto infatti ha abolito il permesso di soggiorno per protezione umanitaria, inducendo a svuotare i centri di accoglienza e lasciando in strada coloro che erano nelle liste di attesa per accedere ai progetti Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati)".

"Prevede solamente forme di protezione residuali speciali e, allo stato attuale, in attesa dei decreti attuativi, non specifica chi tutelare, come, quando e dove. Da Como a Ragusa sia i prefetti che le organizzazioni umanitarie hanno chiesto delucidazioni al Viminale. Di sicuro il clima fin qui creato dalle nuove norme, ben lungi dal garantire maggiore sicurezza, ha creato confusione e in taluni casi anche veri e propri drammi".

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