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Martedì, 23 Aprile 2024
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"Processate Salvini", il Senato dovrà votare l'autorizzazione a procedere

Il tribunale dei ministri di Catania ha chiesto l'autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti del ministro dell'interno per il caso Diciotti. Salvini rischia fino a 15 anni di carcere per sequestro aggravato di persone e minori

Il tribunale dei ministri di Catania, contraddicendo la richiesta motivata di archiviazione della Procura della Repubblica del capoluogo etneo ha richiesto l'autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti del ministro dell'Interno Matteo Salvini per il caso della nave Diciotti.

La sezione reati ministeriali contesta al ministro dell'interno l'articolo 605 codice penale per sequestro aggravato di persone e minori per aver bloccato lo sbarco nel porto di Catania dei 177 migranti presenti a bordo dell'unità navale di soccorso ''U.Diciotti'' della Guardia Costiera italiana lo scorso 20 agosto 2018.

La Giunta per le elezioni e le immunità parlamentari del Senato, presieduta dal senatore Maurizio Gasparri, ha confermato di aver ricevuto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania la domanda di autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno.

"Rischio da 3 a 15 anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi dei clandestini in Italia".

"Ora tocca al Senato esprimersi sul sequestro di persona aggravato. Ma io continuerò a lavorare per difendere i confini del mio Paese e la sicurezza degli italiani. Io non mollo" spiega il ministro dell'Intermo Matteo Salvini nel corso della diretta live su facebook dopo che è stata chiesta l'autorizzazione a procedere in giudizio nei suoi confronti per il caso Diciotti dove ha mostrato e letto i documenti.

"Io - ha spiegato - ho applicato l'articolo 52 della Costituzione, che dice che la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino, soprattutto se il cittadino è pure ministro. Difesa dei confini, delle regole, del vivere civile, della democrazia".

Cosa dice l'articolo 52 della Costituzione

"La difesa della patria è sacro dovere del cittadino". Così recita l'articolo della costituzione tirato in ballo da Salvini per giustificare la dottrina dei "porti chiusi", 

"Continuerò a lavorare per difendere i confini del mio Paese e la sicurezza degli italiani" dice Salvini che conferma che non concederà lo sbarco alla nave Sea Watch che incrocia al largo di Siracusa con 47 migranti a bordo.

Per lo stesso caso Diciotti la procura di Catania aveva chiesto l'archiviazione delle accuse al ministro dell'interno nel novembre scorso. Come già avevamo scritto la decisione finale spettava ai giudici catanesi che si sono riuniti il 7 dicembre 2018.

"Il tribunale dei ministri ha inviato gli atti al presidente del Senato per chiedere l'autorizzazione a procedere nei confronti del senatore Matteo Salvini"

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Secondo i giudici La Mantia, Corda e Levante il senatore Matteo Salvini nella sua funzione di ministro dell'interno avrebbe abusato dei poteri violando le convenzioni internazionali in materia di soccorso in mare bloccando la procedura di sbarco dei migranti. 

"Ho bloccato la procedura di sbarco" rivendica Salvini che spiega che continuerà a farlo. 

Che cosa contestano i giudici a Salvini

I giudici contestano a Salvini che bloccando i migranti (anche minorenni) sulla nave Diciotti gli avrebbe "costretti a rimanere condizioni psicofisiche ciritiche" fino alla tarda serata del 25 agosto. 

"In particolare, il Senatore Matteo Salvini, nella sua qualità di Ministro, violando le Convenzioni internazionali in materia di soccorso in mare e le correlate norme di attuazione nazionali (Convenzione SAR, RisoluzioneMSC167-78, Direttiva SOP009/15), non consentendo senza giustificato motivo al competente Dipartimento per le Libertà Civili per l'Immigrazione - costituente articolazione del Ministero dell'Interno- di esitare tempestivamente la richiesta di POS (place of safety) presentata formalmente da IMRCC (Italian Maritime Rescue Coordination Center) alle ore 22:30 del 17 agosto 2018, bloccava la procedura di sbarco dei migranti, così determinando consapevolmente l'illegittima privazione della libertà personale di questi ultimi, costretti a rimanere in condizioni psico-fisiche critiche a bordo della nave ''U.Diciotti'' ormeggiata nel porto di Catania dalle ore 23:49 del 20 agosto e fino alla tarda serata del 25 agosto, momento in cui veniva autorizzato lo sbarco. Fatto aggravato dall'essere stato commesso da un pubblico ufficiale e con abuso dei poteri inerenti alle funzioni esercitate, nonché per essere stato commesso anche in danno di soggetti minori di età".

Intanto su un muro di via Voltri, in zona Porta Ticinese a Milano è comparsa  la scritta "Non sparare a salve, spara a Salvini" con la firma degli anarchici. Sul muro anche l'immagine di Salvini in versione nazista. Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia e la Digos, che ha aperto un'indagine. 

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