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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Italia

Salvini fa un passo a lato sulla premiership e ammicca al M5s

Il leader del Carroccio apre sul reddito di cittadinanza ma Berlusconi boccia l'ircocervo Lega-M5s

Non ci sono più soltanto le reciproche dimostrazioni di fiducia e affidabilità, "bollinate" persino da Beppe Grillo: Matteo Salvini e Luigi Di Maio continuano a fare piccoli passi di avvicinamento anche sui punti programmatici di un eventuale governo, compreso il famigerato reddito di cittadinanza.

L'assegno statale per tutti che al Nord viene considerato sinonimo di parassitismo, potrebbe essere sdoganato?

Matteo Salvini avanza quella che suona come più di un'apertura: "Se fosse pagare la gente per stare a casa no - dice il leader della Lega - ma se fosse uno strumento per reintrodurre nel mondo del lavoro chi oggi ne è uscito allora sì". 

Reddito di cittadinanza, Salvini apre alla proposta M5s

Il segretario del Carroccio mette le mani avanti e spiega che "prima si parte dal programma e dalla coalizione del centrodestra", che "prima ne parleremo tra alleati e poi con tutti gli altri". Ed è pur vero che l'accordo con il M5s ha consentito l'elezione dei presidenti delle Camere "senza i riti del passato, le lungaggini, le fregature" ma "per il governo è un altro paio di maniche perché ci sono cinque anni di vita degli italiani in mezzo". Ergo: "Parleremo prima con gli alleati e poi con tutti gli altri, a partire dai 5 Stelle, che hanno preso i voti che hanno preso".

In questa corrispondenza di amorosi sensi, resta il nodo di chi dovrebbe guidare il governo giallo-verde.

Salvini esplicita quella disponibilità a fare un passo di lato che finora era filtrata attraverso i retroscena giornalistici. "A me interessa che l'Italia cambi: sono pronto a metterci la faccia ma - spiega - non è che è 'O Salvini o la morte', Salvini è a disposizione, ma se c'è una squadra possiamo ragionare con la squadra". Il fatto è che altrettanta disponibilità non è stata mostrata, almeno finora, da Luigi Di Maio.

Centrodestra verso il partito unico, Berlusconi: "Assurdo governo Salvini - Di Maio"

C'è poi un altro nodo, quello del ruolo di Forza Italia.

Per Silvio Berlusconi lo scenario peggiore è quello in cui viene tagliato fuori da tutto. Un governo Salvini-Di Maio da soli? Per l'ex premier "sarebbe un ircocervo, l'animale mitologico spesso citato dai filosofi antichi come esempio di assurdità, perché in esso convivono caratteri opposti e inconciliabili". "E poi - chiede - perché Salvini dovrebbe fare il socio di minoranza di un governo 5 Stelle?".

M5s, centrodestra non è affatto compatto

Da parte del Movimento 5 stelle parlano Giulia Grillo e Danilo Toninelli, capigruppo M5s alla Camera e al Senato evidenziano come per l'elezione di Roberto Fico "sono mancati tuttavia circa una sessantina di voti rispetto ai numeri che ci sarebbero stati se tutte le forze del centrodestra avessero rispettato i patti come hanno fatto la Lega e Fratelli d'Italia. Questo a ulteriore dimostrazione del fatto che la coalizione del centrodestra non è per nulla compatta, contrariamente a quanto afferma oggi Berlusconi".

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