rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
La firma

Lega e Fdi e il nuovo patto super nazionalista con Orban e Le Pen

I leader di 16 partiti di destra hanno firmato una dichiarazione congiunta sul futuro dell'Ue, che delinea una visione basata sul ritorno agli Stati-nazione. Una posizione che mal si concilia con il partito unico del centrodestra

I leader di 16 partiti di destra europei, dagli Italiani Matteo Salvini (Lega) e Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia) alla francese Marine Le Pen (Rassemblement National), all'ungherese Viktor Orban (Fidesz), al polacco Jaroslaw Kaczynski (Pis), allo spagnolo Santiago Abascal (Vox), Giorgia Meloni e altre dieci forze politiche europee firmano oggi una dichiarazione congiunta sul futuro dell'Ue, che delinea una visione basata sul ritorno agli Stati-nazione, antagonista rispetto a quella dell'Europa comunitaria impegnata in una integrazione sempre più stretta.

L'iniziativa prefigura anche una possibile nuova ricomposizione e alleanza delle destre in un nuovo gruppo al Parlamento europeo "l'unione dei patrioti europei" come scrive Marine Le Pen sul suo account Twitter che riporta una foto del momento in cui firma la dichiarazione in cui si delinea un futuro federalista dell'Unione.

I leader di questi 16 partiti della destra europea hanno perciò deciso di sottoscrivere "una dichiarazione congiunta che delinei i contorni di un'azione comune". I firmatari della dichiarazione, spiega la nota, "chiedono un'Europa rispettosa dei popoli e delle nazioni libere. Non possono accettare che i popoli siano soggetti all'ideologia burocratica e tecnocratica di Bruxelles che impone i suoi standard in tutti gli aspetti della vita quotidiana".

Tra i partiti firmatari l'austriaco FPÖ, il Vlaams Belang belga fiammingo, il Dansk Folkeparti danese, e poi il partito conservatore estone Ekre, il finlandese Perussuomalaiset, il lituano Llra, il Pnt-Cd rumeno, il greco Ellinikí Lýsi (Soluzione greca), il Mouvimento national bulgaro, Vmro, l'olandese Ja21.

La presenza nel patto tre le destre della Lega suscita la polemica di Enrico Letta: il segretario del Pd non perde occasione per punzecchiare Salvini: "Non si può stare allo stesso tempo con l’europeismo e con Orban. Non si può essere sostenitori insieme di Draghi e di Orban. Semplicemente, non si può."

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lega e Fdi e il nuovo patto super nazionalista con Orban e Le Pen

Today è in caricamento